Un farmaco finora usato per malattia renale cronica riesce a ridurre del 16% il rischio di mortalità e ricoveri in pazienti con insufficienza cardiaca lieve ma difficile da gestire e trattare
La monacolina K è un composto naturale presente nel riso rosso fermentato, noto per i suoi effetti sul colesterolo. Negli anni, questa sostanza è diventata un ingrediente comune negli integratori destinati alla salute cardiovascolare
Una nuova consensus ESC mette in luce il legame tra obesità e malattie cardiovascolari, evidenziando l'importanza di trattamenti personalizzati e prevenzione per ridurre il rischio di CVD
Circa una persona su 1000 è portatore di varianti patogeniche del gene TTR, responsabili dell'amiloidosi da transtiretina. Questo dato sottolinea la necessità di una maggiore attenzione clinica nella diagnosi precoce della malattia
L'infusione di una miscela bilanciata di aminoacidi potrebbe rappresentare una nuova strategia efficace per ridurre l'incidenza dell'insufficienza renale acuta nei pazienti sottoposti a chirurgia cardiaca
American Heart Association e American College of Cardiology hanno pubblicato un documento congiunto per l’identificazione e l’integrazione dei determinanti sociali della salute nella pratica clinica e nella ricerca cardiologica
È stato condotto il più ampio studio multicentrico condotto finora su pazienti pediatrici e adolescenti affetti da sindrome di Brugada. Ecco cosa ha rilevato
Uno studio ha evidenziato l'importanza di una combinazione di tre biomarcatori per predire il rischio cardiovascolare nelle donne suggerendo nuove strade per la stratificazione del rischio
La fibrillazione atriale post-operatoria è una delle complicanze più comuni dopo la chirurgia cardiaca, associata a una maggiore morbilità, mortalità e costi sanitari, ma non serve un controllo stretto del potassio
Avere pressione sistolica media più alta anche si solo di 10-mm Hg durante l'età adulta è associata a un rischio maggiore del 20% di ictus generale e ischemico. Necessario quindi un maggior monitoraggio
Nuove speranze per il trattamento dell'ipertensione non controllata: lesaxerenone si è dimostrato un'alternativa valida ai diuretici tiazidici per il suo trattamento
Le statine sono riconosciute per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, un recente aggiornamento Cochrane mira a valutare i benefici e i rischi della terapia preoperatoria
Il motivo per cui questo aggiornamento è particolarmente rilevante risiede nella sua enfasi sul trattamento personalizzato e sulla prevenzione attraverso cambiamenti dello stile di vita
Un recente studio sottolinea l'importanza di un controllo continuo e rigoroso della pressione arteriosa per prevenire l'insorgenza dell'ictus, una delle principali cause di mortalità e disabilità nel mondo
Questo risultato è rilevante perché sfida la convinzione diffusa, basata su studi in acuto, che la digossina sia inferiore ai beta-bloccanti per il controllo della frequenza cardiaca nei pazienti con fibrillazione atriale
Le complicanze maggiori si sono verificate in circa l'1% dei pazienti, tra cui tamponamento pericardico, eventi vascolari e ictus. Complicazioni inaspettate hanno incluso spasmo arterioso coronarico e insufficienza renale acuta
L'aumento nell'uso di farmaci per ansia e depressione tra le donne sopravvissute all'arresto cardiaco extraospedaliero potrebbe indicare una vulnerabilità specifica che richiede interventi mirati per migliorare la qualità della vita di queste pazienti
L'uso integrato di farmaci cardiovascolari e medicinali palliativi è spesso sottoutilizzato, nonostante i benefici potenziali in termini di riduzione dei sintomi e miglioramento del benessere
L'apnea ostruttiva del sonno altera l'equilibrio tra il tono simpatico e parasimpatico durante la notte, amplificando le oscillazioni della pressione arteriosa e inducendo effetti autonomici prolungati
Lo studio apre la strada allo sviluppo di farmaci specifici per i diversi canali della famiglia degli HCN, coinvolti in malattie cardiache e neurologiche, come encefalopatie epilettiche infantili e dolore cronico
Lo studio, infatti, combinando le informazioni dalle risposte in uno speciale algoritmo, il test può rilevare il 65% degli individui con il più alto rischio di malattie cardiovascolari
L'intervento sui fattori di rischio nell'infanzia, in particolare il BMI, è giustificato per ridurre l'incidenza di CVD nell'età adulta poiché non può essere completamente mitigato dalla gestione dei fattori di rischio in età adulta
Gli effetti cardiovascolari di semaglutide sono stati simili negli uomini e nelle donne, ma la riduzione del peso corporeo è stata molto più pronunciata in quest'ultime
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