L’avvento della protesica del polso ha rappresentato una rivoluzione: l’obiettivo non è più soltanto eliminare il dolore, ma ripristinare un’articolazione mobile, stabile e funzionale
L’approccio protesico custom-made consente oggi di preservare la mobilità, offrendo un trattamento personalizzato nei casi in cui le procedure di rivascolarizzazione non siano praticabili
Le protesi totali di polso si collocano come soluzione di scelta per artropatie diffuse, mentre le protesi della testa dell’ulna e del semilunare permettono ricostruzioni settoriali con conservazione della biomeccanica
Il futuro della chirurgia protesica sarà dominato dalla personalizzazione, dall’impiego di materiali bioattivi e dalla pianificazione chirurgica assistita da intelligenza artificiale
In questo numero, il Working Group di Traumatologia dello Sport Pediatrica della SIAGASCOT vi presenta una serie di articoli che approfondiscono e offrono una panoramica completa su alcune patologie ortopediche pediatriche
La possibilità di riparare il legamento crociato anteriore si basa sul presupposto secondo cui il tessuto legamentoso nei pazienti pediatrici presenta una maggiore capacità rigenerativa, potenzialmente superiore rispetto all’adulto
Le lesioni meniscali nel paziente pediatrico, alla luce del grande potenziale riparativo, all’importanza meccanica del tessuto meniscale ed alla lunga spettanza di vita residua, dovrebbero essere sempre oggetto di tentativo di riparazione
Il morbo di Osgood Schlatter è un’apofisite da trazione della tuberosità tibiale causata da microtraumatismi dovuti alla tensione applicata dal muscolo quadricipitale
Manifestazioni quali dolore, gonfiore ricorrente, sensazione di scatto o blocco articolare sono per lo più correlate alla presenza di una lesione nel contesto del menisco discoide o alla sua instabilità
In passato, molti specialisti rimandavano la ricostruzione del LCA fino al completo sviluppo scheletrico. Al fine di colmare questa lacuna, si propone un modello gestionale che unisce le migliori evidenze disponibili all’esperienza clinica, indirizzando le decisioni terapeutiche negli atleti giovani con cartilagini aperte
Negli ultimi anni, il miglioramento della conoscenza dell’anatomia e della biomeccanica del ginocchio e lo sviluppo di tecniche chirurgiche sempre più precise hanno portato ad un incremento nel successo degli interventi riducendo le possibili recidive
Per menisco discoide si intende una variazione congenita della sua forma, caratterizzata da un’ipertrofia centrale e da un diametro maggiore del normale, che comporta la perdita della classica configurazione a “C”
I pazienti che presentano dolore persistente a livello del compartimento mediale, in associazione a un’estrusione meniscale ≥ 3 mm documentata e che non rispondono adeguatamente al trattamento conservativo, rappresentano l’indicazione più frequente per l’intervento di centralizzazione meniscale
Oltre alle differenti tecniche procedurali utilizzate da ogni singolo chirurgo, un elemento cruciale di ogni intervento è la scelta degli innesti tendinei o graft, che può incidere significativamente sugli esiti funzionali
Il dolore post-operatorio rappresenta una delle principali sfide cliniche in ortopedia, con importanti ricadute sulla ripresa funzionale del paziente e sulla durata della degenza. Per questo, un approccio multimodale è considerato oggi fondamentale per affrontarne la complessità e ottimizzare i risultati clinici
L’instabilità rotulea oggettiva è una condizione clinica caratterizzata da almeno un episodio di lussazione della rotula associata alla presenza di fattori anatomici predisponenti
Dal punto di vista epidemiologico, la displasia trocleare rappresenta il più importante fattore di rischio per l’instabilità rotulea tanto che segni radiografici di displasia trocleare sono presenti nel 96% dei pazienti
Dal punto di vista epidemiologico, la rotula alta rappresenta il secondo più importante fattore di rischio per l’instabilità rotulea tanto che segni radiografici di rotula alta sono presenti nel 30% dei pazienti con instabilità rotulea oggettiva
È fondamentale valutare la TAGT nel contesto di altri parametri morfologici e funzionali, poiché il trattamento dell’instabilità rotulea richiede un approccio personalizzato e multifattoriale
Il legamento patello-femorale mediale è il principale stabilizzatore passivo contro la traslazione laterale della rotula nei primi 30° di flessione del ginocchio
Il malallineamento coronale si riferisce a una deviazione dell'asse meccanico dell'arto inferiore nel piano frontale, che può manifestarsi come varismo (genu varum) o valgismo (genu valgum)
Da un punto di vista eziopatogenetico, le deformità torsionali possono essere congenite o acquisite. Le cause congenite comprendono difetti di sviluppo intrauterino, mentre quelle acquisite includono esiti di fratture mal consolidate, interventi chirurgici, o patologie neuromuscolari
Non ci sono altri articoli da mostrare
Resta aggiornato con noi!
La tua risorsa per news mediche, riferimenti clinici e formazione.
Eurosets presenta Landing Advance, un sistema completo e intuitivo che apre nuove frontiere nel campo del monitoraggio multiparametrico in cardiochirurgia...
L’impatto dell’Intelligenza Artificiale (AI) e dei Big Data nel settore sanitario è innegabile. L’AI sta rivoluzionando la scoperta di farmaci, la...