È in lieve calo l’incidenza dei casi stimati di infezioni respiratorie acute (ARI) in Italia nella settimana dal 27 ottobre al 2 novembre, pari a 7,28 casi per 1.000 assistiti rispetto al valore di 7,36 riportato nell’ultimo bollettino. Il dato corrisponde a circa 417mila nuovi casi. Lo indica il secondo rapporto della stagione 2025-2026 della sorveglianza RespiVirNet, pubblicato in forma interattiva.
L’incidenza più elevata si osserva, come nelle precedenti stagioni, nella fascia di età zero-quattro anni, con circa ventuno casi per 1.000 assistiti. L’intensità è classificata come bassa o al livello basale nella maggior parte delle regioni, ad eccezione della provincia di Trento, dove è indicata come media.
Il rapporto segnala che il recente cambiamento nella definizione di caso rende difficile confrontare l’andamento con le stagioni precedenti. Dalla stagione 2025-2026 la sorveglianza integrata RespiVirNet ha adottato la definizione clinica di “infezione respiratoria acuta (ARI)” in linea con il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). La definizione considera la presenza di uno o più sintomi respiratori, tra cui tosse, mal di gola, difficoltà respiratoria o coriza. Nelle stagioni passate venivano invece considerate le sindromi simil-influenzali (ILI), che prevedevano l’associazione di sintomi respiratori e sistemici. Di conseguenza, i valori di incidenza e le soglie di intensità non sono direttamente comparabili con i dati degli ultimi anni.
Sul fronte virologico, si registra un tasso di positività ancora basso per i virus influenzali e per il virus respiratorio sinciziale (VRS) nella comunità. I valori più elevati riguardano i Rhinovirus, il SARS-CoV-2 e i virus parainfluenzali. Nel dettaglio, il 4,2% dei campioni analizzati è risultato positivo al virus influenzale, l’8,6% al SARS-CoV-2 e lo 0,8% al VRS, mentre il restante riguarda altri virus respiratori, tra cui i Rhinovirus, che rappresentano il 18% dei campioni positivi.
Nel flusso ospedaliero, i tassi di positività più elevati risultano confermati per i Rhinovirus, seguiti dal SARS-CoV-2, come indicato dal bollettino.
La sorveglianza RespiVirNet proseguirà con aggiornamenti settimanali sulla circolazione dei virus respiratori e sull’andamento delle infezioni acute in tutte le fasce di età, con particolare attenzione alla stagione invernale e alle categorie più esposte.