Il morbillo torna a preoccupare l’Europa con numeri allarmanti: negli ultimi 12 mesi sono stati registrati oltre 32.200 casi nell’Unione Europea e nello Spazio economico europeo. L'Italia si colloca al secondo posto per numero di contagi, con 1.097 casi, dopo la Romania che ha segnalato un picco record di 27.568 casi. Il dato emerge dall’ultimo aggiornamento del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che evidenzia una trasmissione attiva del virus in diversi Paesi del continente.
Dopo un periodo di bassa circolazione durante la pandemia di Covid-19, il morbillo ha ripreso a diffondersi con forza già nel 2023, anno in cui sono stati segnalati 2.361 casi. Il trend si è aggravato nel 2024, con un’impennata dei contagi, che hanno raggiunto quota 32.265 nel periodo tra il 1° febbraio 2024 e il 31 gennaio 2025. Tra i Paesi più colpiti, oltre a Romania e Italia, figurano Germania (637 casi), Belgio (551) e Austria (542). Purtroppo, non sono mancati i decessi: la Romania ha registrato 18 vittime e l’Irlanda una. Secondo l’Ecdc, la situazione attuale evidenzia lacune significative nella copertura vaccinale, sia tra i bambini che tra gli adulti. Il morbillo è una malattia altamente contagiosa che si trasmette attraverso l’aria e può diffondersi rapidamente tra individui non vaccinati. Per prevenire epidemie e proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) raccomanda che almeno il 95% della popolazione riceva due dosi del vaccino Mpr (morbillo, parotite, rosolia). Tuttavia, i dati mostrano che solo quattro Paesi dell’Ue hanno raggiunto questo obiettivo: Ungheria, Malta, Portogallo e Slovacchia. In molte nazioni, la copertura vaccinale è ancora insufficiente, lasciando intere comunità esposte al rischio di epidemie. Dati alla mano, l’86% delle persone contagiate tra il 2024 e il 2025 non era vaccinato. Il problema riguarda anche i bambini tra 1 e 4 anni, con l’84% dei casi registrati in piccoli che non avevano ricevuto la prima dose di vaccino, nonostante questa fascia d’età sia al centro dei programmi nazionali di immunizzazione.
Secondo l’Ecdc, il picco dei casi nel 2024 si è verificato nei primi sei mesi dell’anno e si prevede un ulteriore incremento in primavera 2025. L’ente ribadisce l’importanza della vaccinazione per fermare la diffusione del virus e ridurre il rischio di complicazioni gravi, come polmonite ed encefalite. In alcuni casi, il morbillo può essere fatale. L’Ecdc invita quindi adulti e genitori a controllare il proprio stato vaccinale e quello dei propri figli. Inoltre, per chi viaggia all’estero, è fondamentale verificare di essere protetti, dato che il vaccino impiega almeno due settimane per garantire una protezione efficace. I sintomi del morbillo includono febbre alta, tosse, naso che cola, occhi rossi e lacrimazione, seguiti dalla comparsa di un’eruzione cutanea caratteristica che inizia dall’attaccatura dei capelli per poi estendersi al resto del corpo. Gli esperti consigliano di consultare un medico in caso di dubbi sul proprio stato vaccinale e di prestare attenzione ai sintomi per intervenire tempestivamente.