“Bisogna ricordare che questo governo si è occupato del personale sanitario e io l'ho sempre messo al centro dell'agenda politica. Ci siamo sforzati da subito di migliorare gli stipendi, i trattamenti economici di chi lavora nella sanità pubblica. Ricordo come abbiamo aumentato l'indennità di medici e infermieri e degli operatori sanitari dei pronto soccorso. E questo già dallo scorso anno, e l'abbiamo rifinanziato nel 2025”, così il Ministro della Salute Orazio Schillaci nell’intervista al Sole 24 Ore durante l’Healthcare Summit. “Penso poi al decreto sulle liste d'attesa” ha aggiunto “nel quale le retribuzioni, le prestazioni straordinarie di medici e infermieri vengono tassate al 15%. Questi sono interventi importanti per valorizzare economicamente il personale sanitario, in linea con quello che c'è stato, anche sollecitato dai sindacati che abbiamo incontrato più di una volta”.
Il Ministro sottolineando gli sforzi del governo per migliorare gli stipendi e i trattamenti economici del personale sanitario e menzionando aumenti di indennità e tassazione agevolata per le prestazioni straordinarie. Ha anche accennato a proposte emendative in Parlamento per ulteriori aumenti e defiscalizzazioni. “Ci sono delle proposte emendative all'attenzione della commissione bilancio della Camera. Sono proposte per aumentare l'indennità, della specificità di chi lavora nel servizio sanitario pubblico e anche di eventualmente, defiscalizzare. Questa voce stipendiale è un argomento importante che abbiamo sicuramente preso a cuore.” E sui gettonisti il Ministro ha precisato come “il governo da subito ha dato un segnale su come vanno valorizzate le persone che lavorano a pieno titolo nel servizio sanitario nazionale. Ricordo i gettonisti: siamo intervenuti con fermezza da subito. Quando si parla di privatizzazione, io credo che la privatizzazione strisciante vera sia quella dei gettonisti. Le norme sono molto chiare, adesso ci auguriamo che le regioni le rispettino, così come anche le linee guida che sono state pubblicate, per offrire agli operatori sanitari di più, ma soprattutto per continuare ad offrire qualità ai cittadini del servizio sanitario nazionale”. Ha concluso.