Stabilire una connessione diretta tra l'eccesso di grasso corporeo e il cancro è molto meno chiaro rispetto al legame con il tabacco. Sebbene circa il 42% dei tumori inclusi quelli comuni come il cancro del colon-retto e quello al seno postmenopausale sia considerato correlato all'obesità, solo circa l'8% dei tumori incidenti è attribuito direttamente all'eccesso di peso corporeo.
Nonostante numerose evidenze indichino l'eccesso di grasso corporeo come fattore di rischio per il cancro, non è chiaro a quale punto il peso in eccesso inizi ad avere un effetto. In un ampio studio del 2016 nel New England Journal of Medicine, l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha analizzato oltre 1000 studi epidemiologici sul grasso corporeo e il cancro. L'agenzia ha identificato oltre una dozzina di tumori legati all'eccesso di peso corporeo, inclusi alcuni dei più comuni e letali.
L’articolo fa il punto sulle diverse evidenze sulle conoscenze e le relazioni fra tumori e obesità.
Dato il crescente tasso di obesità, che colpisce più del 30% della popolazione nei Paesi occidentali, non sorprende che molti studi abbiano esaminato i potenziali effetti del peso in eccesso sui tassi di cancro.
Quasi tutte le evidenze provengano da grandi studi di coorte, lasciando aperta la questione causa-effetto, le diverse associazioni continuano a emergere.
Tra i diversi tumori certamente correlati all’aumento di peso figurano l'adenocarcinoma esofageo e il cancro endometriale associati al rischio più alto insieme a tumori renali, epatici, gastrici, pancreatici, del colon-retto, al seno postmenopausale, della cistifellea, ovarici e della tiroide, oltre al mieloma multiplo e al meningioma. Vi sono anche evidenze "limitate" che collegano l'eccesso di peso ad altri tipi di cancro, inclusi il cancro alla prostata aggressivo e alcuni tumori della testa e del collo.
Molti di questi stessi tumori sono anche associati a problemi che portano al sovrappeso e all'obesità o che coesistono con essi, come una dieta poco variegata e ricche di cibi processati, la mancanza di esercizio fisico e condizioni metaboliche come il diabete.
Nell'analisi IARC, le persone con obesità grave avevano un rischio sette volte maggiore di cancro endometriale e un rischio 4,8 volte maggiore di adenocarcinoma esofageo rispetto a quelle con un BMI normale.
Per altri tumori, l'aumento del rischio per le persone con obesità grave rispetto a un BMI normale era molto più modesto: 10% per il cancro ovarico, 30% per il cancro del colon-retto e 80% per i tumori renali e gastrici, ad esempio. Per il cancro al seno postmenopausale, ogni aumento di cinque unità del BMI era associato a un aumento del rischio relativo del 10%.
I dati del CDC mostrano che i tumori correlati all'obesità sono in aumento tra le donne sotto i 50 anni. In un altro studio americano, il peso elevato sembrava giocare un ruolo maggiore in alcuni tumori rispetto ad altri: circa il 60% dei tumori endometriali erano collegati ad un alto BMI, così come circa un terzo dei tumori esofagei, renali ed epatici. All'estremità opposta dello spettro, poco più dell'11% dei tumori del seno, il 5% dei tumori del colon-retto e il 4% dei tumori ovarici erano attribuibili all'eccesso di peso, tuttavia anche tassi più bassi potrebbero fare una grande differenza a livello di popolazione, specialmente per i gruppi con tassi di obesità più elevati.
Ricerche precliniche hanno individuato vari modi in cui l'eccesso di grasso corporeo potrebbe contribuire al cancro: uno dei meccanismi generali che potrebbero spiegare il legame tra obesità e cancro è l'infiammazione sistemica cronica. Il tessuto adiposo in eccesso può aumentare i livelli di sostanze nel corpo, come il fattore di necrosi tumorale alfa e l'interleuchina 6, che alimentano l'infiammazione. L'eccesso di grasso contribuisce anche all'iperinsulinemia che può favorire la crescita e la diffusione delle cellule tumorali.
Tuttavia, le ragioni sottostanti sembrano variare a seconda del tipo di cancro, con i tumori ormono-dipendenti, come quelli del seno e dell'endometrio, l'eccesso di grasso corporeo può alterare i livelli ormonali in modi che stimolano la crescita tumorale. Il tessuto adiposo in eccesso può, ad esempio, convertire gli androgeni in estrogeni, che potrebbero alimentare i tumori dipendenti dagli estrogeni.
Questo potrebbe spiegare perché l'eccesso di peso è associato al cancro al seno postmenopausale e non a quello premenopausale: prima della menopausa, il grasso corporeo contribuisce relativamente poco ai livelli di estrogeni, ma diventa più importante dopo la menopausa.
Le evidenze mostrano come non ci sia un solo momento in cui sia “sicuro” mettere su peso. Una metanalisi ha concluso che l'aumento di peso in qualsiasi momento dopo i 18 anni è associato a incrementi graduali del rischio di cancro al seno postmenopausale. Uno studio del 2023 pubblicato su JAMA Network Open ha trovato un modello simile per il cancro del colon-retto e altri tumori gastrointestinali: le persone che avevano mantenuto il sovrappeso o l'obesità dai 20 anni fino alla mezza età presentavano un rischio aumentato di sviluppare quei tumori dopo i 55 anni. Il rischio elevato era presente anche tra le persone che erano di peso normale in giovane età ma diventavano sovrappeso dopo i 55 anni.
Un'altra analisi del Nurses' Health Study II ha rilevato che ogni aumento di 5 kg di peso dopo i 18 anni era associato a un aumento del rischio di cancro del colon-retto del 9%.
Ma la perdita di peso aiuta?
Con tutte le evidenze che indicano l'alto BMI come fattore di rischio per il cancro, una conclusione logica è che la perdita di peso dovrebbe ridurre quel rischio eccessivo. Tuttavia, ci sono in realtà pochi dati a supporto di ciò, e quelli esistenti provengono da studi osservazionali.
Alcune ricerche si sono concentrate sulle persone che hanno avuto una perdita di peso sostanziale dopo la chirurgia bariatrica, con risultati incoraggianti. Uno studio pubblicato su JAMA ha rilevato che tra 5053 persone sottoposte a chirurgia bariatrica, il 2,9% ha sviluppato un cancro correlato all'obesità in 10 anni rispetto al 4,9% nel gruppo non sottoposto a chirurgia.
La maggior parte delle persone, tuttavia, mira a una perdita di peso meno drammatica, con l'aiuto di dieta ed esercizio fisico o talvolta di farmaci. Alcune evidenze mostrano che un grado modesto di perdita di peso può ridurre i rischi per i tumori del seno postmenopausale e dell'endometrio. Una analisi del 2020 ha rilevato, ad esempio, che tra le donne di età ≥ 50 anni, quelle che avevano perso solo 2,0-4,5 kg, e mantenuto la perdita di peso per 10 anni avevano un rischio inferiore di cancro al seno rispetto alle donne il cui peso era rimasto stabile. E perdere più peso 9 kg o più aumentava i risultati.
Gli esperti sottolineano comunque come sia importante, nella relazione col paziente obeso, considerare la persona nella sua totalità. Qualunque cosa mostri o non mostri la ricerca su peso e rischio di cancro, non bisogna mai usare il peso o la sedentarietà come “strumenti di colpa”.
Certamente ci sono così tante influenze sul comportamento alimentarie che sono determinate socialmente e non è possibile cambiarle in modo troppo veloce o eccessivamente radicale senza pensare di avere impatti negativi sulla persona che si ha di fronte.
I pazienti non devono sentire il mancato raggiungimento del giusto peso o di obbiettivi stabiliti da linee guida come un fallimento. Le persone con obesità non dovrebbero sentirsi obbligate a diventare magre per essere più sane, e nessuno deve passare dall'essere sedentario a fare molto esercizio fisico in modo repentino o contro la sua volontà.