
Il Covid non è sparito. Per il prossimo autunno "è fortemente raccomandata" una dose annuale di vaccino. E serve particolare "attenzione ai soggetti fragili e agli operatori sanitari". È l'appello degli igienisti della Società italiana d'Igiene (Siti) e gli infettivologi della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) che - "in mancanza di un Piano operativo per la prossima stagione" - hanno redatto delle raccomandazioni sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle coperture vaccinali per "preparare una piattaforma vaccinale adeguata, ampia ed efficace". "Il nostro Paese, tra i pochi a livello europeo non ha ancora definito un piano di vaccinazione contro il Sars-CoV-2 per proteggere la popolazione, soprattutto quella fragile, nella prossima stagione autunnale", ricorda
Roberta Siliquini, presidente della Siti.
Per gli esperti nella prossima campagna vaccinale annuale contro il Covid-19 "devono essere coinvolti tutti gli adulti over 50, coloro - tra i 6 mesi e i 50 anni - con condizioni di fragilità e gli operatori sanitari dopo 12 mesi dall'ultima vaccinazione ricevuta. Il richiamo dopo 6 mesi, invece, è raccomandato per tutti gli anziani over 75, per tutti al di sopra di 6 mesi d'età con condizioni di immuno-compressione moderata o grave, per le donne in gravidanza (a distanza di 6 mesi dalla precedente). Per tutti quelli che non rientrano nelle categorie precedenti, invece, è consigliata una dose annuale di vaccino, ogni 12 mesi quindi".
Il vaccino, ricordano gli esperti, "ci ha salvato la vita, grazie anche allo sviluppo dell'immunità ibrida e all'emergere di varianti Omicron meno virulente. Nonostante ciò, a livello globale, come segnalato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, ancora oggi sono centinaia di migliaia le persone ricoverate negli ospedali per Covid, con decessi settimanali nell'ordine delle migliaia di persone. Ricordiamo che i numeri del Covid-19 durante gli anni di pandemia sono stati impressionanti: 767 milioni di casi, per un totale di circa 6 milioni 941 mila decessi, di cui quasi 188mila in Italia. Sono questi gli effetti devastanti dall'inizio della pandemia da Sars-Cov-2".
"Attualmente - spiega la presidente Siliquini- la copertura vaccinale è molto bassa, e si continuano a contare circa 13 morti al giorno. La Siti e la Simit, così, hanno stilato delle raccomandazioni, sulla base delle migliori evidenze scientifiche e delle coperture vaccinali, nonché dell'andamento della patologia, utili a fornire indicazioni a 'decision maker' e operatori sanitari, per la definizione di una strategia vaccinale".
Le due società scientifiche sottolineano inoltre l'importanza di tenere una piattaforma vaccinale più ampia possibile, mantenendo sia i vaccini a mRNA che quelli proteici adiuvati, al fine di garantire la scelta più opportuna e, quindi, personalizzata alle esigenze del singolo soggetto. Queste raccomandazioni andranno aggiornate sulla base dell'evoluzione delle varianti e della situazione epidemiologica.