SISO segnala un aumento della domanda di interventi di cataratta, con liste d’attesa che in alcune aree del Paese possono superare i due anni. Secondo la società scientifica, l’incremento dell’aspettativa di vita e la buona salute della popolazione anziana hanno determinato una crescita significativa delle richieste di chirurgia, a fronte di risorse organizzative ritenute insufficienti. La cataratta è una patologia legata prevalentemente all’età avanzata e può comportare un rilevante deficit visivo.
La società evidenzia che gli ottimi risultati ottenibili, la riabilitazione rapida e la possibilità di correggere difetti visivi preesistenti hanno contribuito ad aumentare la domanda. SISO sottolinea inoltre che la riduzione dei DRG per l’intervento di cataratta ha inciso sulla sostenibilità delle attività chirurgiche all’interno delle strutture ospedaliere.
«Il sistema sanitario è sottoposto a una forte pressione che rende la gestione della cataratta in ospedale sempre più complessa – afferma Alessandro Mularoni, vicepresidente SISO e direttore dell’Unità di Oculistica dell’Ospedale di Stato della Repubblica di San Marino –. A questo si aggiunge la riduzione generalizzata dei DRG, che contrasta con gli elevati standard tecnologici richiesti e i relativi costi operativi».
Secondo SISO, una possibile soluzione organizzativa è rappresentata dal decentramento delle attività chirurgiche verso strutture esclusivamente dedicate, mantenendo un percorso in regime di day surgery. L’intervento, infatti, viene già oggi eseguito in giornata in ospedali, cliniche private e centri convenzionati.
“Il paziente viene operato e dimesso nel giro di poche ore – afferma Giovanni Alessio, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari, Università di Bari –. Le tecniche attuali prevedono incisioni inferiori ai due millimetri e l’utilizzo di cristallini artificiali pieghevoli che permettono una riabilitazione rapida”.
La società sottolinea che la creazione di centri dedicati potrebbe migliorare l’efficienza organizzativa. «Le strutture specializzate possono ottenere costi operativi più bassi e un percorso più lineare per il paziente – aggiunge Mularoni –. Il punto centrale resta il mantenimento degli standard di sicurezza». SISO ribadisce che qualsiasi riprogrammazione dell’offerta deve avvenire nel pieno rispetto delle linee guida nazionali e internazionali, garantendo qualità clinica e continuità assistenziale.