Un pacchetto di 5 misure, da un uso razionale degli antibiotici alla scelta di utilizzare il rasoio elettrico nella rasatura dei peli, scelte tra quelle più efficaci e ad alto impatto per prevenire le infezioni del sito chirurgico durante gli interventi. A proporlo è un documento realizzato dall'Istituto superiore di sanità e dalla Simpios (Società italiana multidisciplinare per la prevenzione delle infezioni nelle organizzazioni sanitarie) insieme a 13 società scientifiche italiane, pubblicato sul sito dell'Iss.
Il 'bundle' è composto da 5 interventi basati sulle evidenze scientifiche per prevenire le infezioni del sito chirurgico. Gli interventi sono stati selezionati tra quelli ritenuti i più efficaci e ad alto impatto: evitare la tricotomia o, se necessaria, utilizzare un rasoio elettrico; somministrare antibiotici profilattici prima dell'incisione chirurgica e risomministrarli durante interventi prolungati; utilizzare antisettici a base alcolica per la preparazione del sito chirurgico; interrompere la profilassi antibiotica al termine dell'intervento. Il documento discute inoltre misure aggiuntive da implementare una volta consolidate le 5 azioni di base, tra cui lo screening per Staphylococcus aureus e il mantenimento della normotermia e del controllo glicemico perioperatorio. Il bundle è stato progettato per essere adattabile a diversi contesti chirurgici e include una strategia di implementazione che comprende la formazione del personale e il monitoraggio dell'adesione alle pratiche raccomandate.
"L'adozione sistematica di questi interventi - spiega Paolo D'Ancona, che ha curato la realizzazione del documento per l'Iss - risponde a un'esigenza epidemiologicamente fondata: le infezioni del sito chirurgico rappresentano una delle complicanze più frequenti e gravose associate alla chirurgia, con un'incidenza fino al 9,6% in alcuni tipi di intervento nei Paesi europei". Queste infezioni, prosegue D'Ancona, sono "anche responsabili di un aumento della durata della degenza, del rischio di mortalità post-operatoria e dei costi sanitari complessivi. In media, infatti, una infezione del sito chirurgico secondo alcuni studi prolunga la degenza ospedaliera di 9,7 giorni e aumenta i costi di 20.842 dollari per ricovero. Negli Stati Uniti questo tipo di infezioni è associato a un aumento del rischio di mortalità da 2 a 11 volte, con il 75% dei decessi correlati direttamente attribuibili all'infezione. In questo contesto, il bundle proposto rappresenta uno strumento essenziale per migliorare gli esiti clinici e garantire una maggiore standardizzazione delle pratiche di prevenzione".