L'intelligenza artificiale (IA) sta trasformando profondamente il settore sanitario, migliorando diagnosi, interventi chirurgici e percorsi di cura. Grazie a software avanzati e algoritmi predittivi, oggi l'IA consente di ottimizzare l'efficacia dei trattamenti, ridurre i rischi per i pazienti e velocizzare le procedure mediche. In Italia, diverse strutture ospedaliere hanno già adottato soluzioni innovative basate sull'IA, dimostrando come la tecnologia possa affiancare i professionisti sanitari per migliorare la qualità dell'assistenza. Ecco tre esempi concreti di utilizzo dell'intelligenza artificiale in ambito ospedaliero.
L'ospedale Gemelli di Roma ha implementato sistemi di monitoraggio potenziati dall'intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza degli interventi di chirurgia vascolare. Questi strumenti avanzati permettono agli anestesisti di anticipare eventuali instabilità emodinamiche del paziente, come abbassamenti critici della pressione arteriosa, che potrebbero compromettere organi vitali come cervello, cuore e reni.
Gli algoritmi di IA analizzano in tempo reale le variazioni della pressione arteriosa, suggerendo agli specialisti la strategia migliore per mantenere la stabilità emodinamica del paziente. Questa tecnologia ha portato a una riduzione del 65% delle instabilità emodinamiche durante gli interventi per aneurismi e ha permesso di diminuire del 15% l'uso dello shunt nella chirurgia della carotide. Il monitoraggio smart consente di prendere decisioni proattive, migliorando la sicurezza degli interventi senza dover ricorrere a procedure invasive come la circolazione extracorporea.
L'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha introdotto un innovativo sistema di diagnosi basato sulla metagenomica e sull'intelligenza artificiale. Questo approccio consente di identificare in modo rapido e preciso patogeni insoliti o sconosciuti, spesso impossibili da rilevare con le tecniche diagnostiche tradizionali.
Grazie all'integrazione tra sequenziamento genomico avanzato e IA, il team di bioinformatici dell'ospedale analizza enormi quantità di dati genetici per individuare le cause di infezioni rare. Tra i successi più rilevanti, il riconoscimento di batteri e funghi atipici, come il Lactococcus garvieae, normalmente presente nelle trote, e l'Ustilago maydis, un fungo del grano che ha causato infezioni potenzialmente letali in bambini immunodepressi.
Questa tecnologia non solo aumenta la precisione diagnostica, ma contribuisce anche a contrastare la resistenza antimicrobica, evitando l'uso non necessario di antibiotici e consentendo trattamenti mirati. L'approccio metagenomico si sta rapidamente affermando come il futuro della diagnostica microbiologica, garantendo una gestione più efficace delle infezioni ospedaliere.
In Lombardia, infine, l'IA viene sperimentata per migliorare la diagnosi del carcinoma prostatico, una delle neoplasie più diffuse tra gli uomini. La Regione ha approvato un progetto pilota nell'ambito del bando europeo 'InnoMatch', che prevede l'impiego di software avanzati per supportare la refertazione delle risonanze magnetiche utilizzate negli screening della prostata.
L'obiettivo è quello di migliorare l'accuratezza diagnostica, ridurre i tempi di valutazione clinica e ottimizzare il percorso di cura per i pazienti. La sperimentazione, coordinata dall'Istituto Nazionale Tumori di Milano, verrà condotta in quattro centri sanitari selezionati. Se i risultati saranno positivi, l'integrazione dell'IA nei processi diagnostici potrà essere estesa su scala regionale, rivoluzionando la prevenzione e la gestione del tumore alla prostata.