Aumenta il Fondo sanitario nazionale e arrivano più risorse per medici e personale sanitario: la bozza della Manovra 2026 introduce nuovi fondi per retribuzioni, assunzioni e liste d’attesa. A svelare i i dettagli del massiccio intervento sulla sanità è la bozza del Ddl Bilancio. Sul fronte economico, l'articolo 68 della Manovra segna un punto di svolta per la dirigenza medica e veterinaria dipendente. Per loro, l'incremento delle risorse destinate all'Indennità passa da 327 milioni a ben 412 milioni di euro a decorrere dal 2026. Si tratta di un segnale forte verso la valorizzazione della categoria, sebbene resti sul tavolo la sperequazione storica che penalizza la dirigenza sanitaria non medica, per la quale sono previsti soltanto 13,5 milioni.
"C'è uno stanziamento mai ottenuto prima, ma ritengo sia più utile ragionare su come investire i fondi, sulla strategia che c'è per dare continuità alle precedenti manovre, e colmare le carenze del personale con un piano di assunzioni rivolto soprattutto agli infermieri e migliorare le retribuzioni economiche." Con queste parole, il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha introdotto la nuova bozza del Ddl Bilancio. Il Ministro ha poi posto l'accento sul potenziamento della prevenzione, che riceve 238 milioni di euro annui dal 2026 per l'ampliamento degli screening oncologici, e sull'attenzione alla Salute Mentale, a cui sono destinati 80 milioni di euro nel 2026 per l'attuazione del Piano Nazionale. Il Governo ha stanziato fondi specifici per aumentare la produttività. Le Regioni potranno incrementare la spesa per le prestazioni aggiuntive, cioè l'attività extra svolta dai professionisti, attingendo a un fondo complessivo di 143,5 milioni di euro. Di questi, la parte più consistente, ovvero 101.885.000 euro, è dedicata ai soli dirigenti medici. L'obiettivo è chiaro: incentivare l'impegno all'interno del sistema pubblico per smaltire l'arretrato accumulato e ridurre le liste d'attesa.
Il secondo pilastro dell'intervento è un maxi-piano di assunzioni volto a contrastare la carenza di personale, specialmente in vista dell'obiettivo di abbattere i tempi di attesa. L'articolo 69 autorizza le aziende e gli enti del SSN a procedere con l'assunzione a tempo indeterminato di personale sanitario in deroga ai vincoli legislativi vigenti. Questo sblocco è coperto da un limite di spesa complessivo di 450 milioni di euro annui a decorrere dal 2026. La misura rappresenta una valvola di sfogo cruciale per il sistema, offrendo una via rapida per stabilizzare e inserire nuovo personale medico e sanitario nelle aree dove la carenza è più critica. La Manovra interviene anche sulla Telemedicina con 20 milioni di euro per l'efficientamento e la dotazione di dispositivi medici ai professionisti e sull'aumento dei tetti di spesa per farmaci e dispositivi medici, riconoscendo l'aumento dei costi dovuto all'innovazione.