Uno studio pubblicato su “BMJ Evidence Based Medicine” ha analizzato l'efficacia dei trattamenti non chirurgici e non interventistici per il mal di schiena, evidenziando come solo una minima parte di essi offra benefici modesti rispetto al placebo. La revisione e metanalisi è stata condotta da Aidan G. Cashin del Centre for Pain IMPACT presso il Neuroscience Research Australia, Randwick, New South Wales (Australia), in collaborazione con un gruppo di ricercatori internazionali.
Lo studio ha incluso 301 trial randomizzati controllati che valutavano 56 trattamenti o combinazioni di trattamenti per il mal di schiena non specifico in adulti. Sono stati considerati criteri di inclusione rigorosi: i partecipanti dovevano avere almeno 18 anni e riportare episodi acuti (meno di 12 settimane) o cronici (12 settimane o più) di mal di schiena non specifico. Le fonti di dati comprendevano banche dati scientifiche internazionali come Medline, Cinahl, Embase, PsychInfo e Cochrane Central Register of Controlled Trials, esaminate fino al 14 aprile 2023. Per valutare la qualità metodologica degli studi, gli autori hanno utilizzato la scala PEDro, assegnando un punteggio da 0 a 10 per il rischio di bias.
L'analisi ha impiegato meta-analisi a effetti casuali per stimare gli effetti medi e gli intervalli di confidenza al 95% relativi all'intensità del dolore (scala da 0 a 100) al primo follow-up dopo il trattamento, suddivisi per tipo di terapia e durata del mal di schiena. La certezza delle evidenze è stata valutata secondo l'approccio Grade. I risultati hanno mostrato che solo un trattamento per il mal di schiena acuto — i farmaci antinfiammatori non steroidei (Fans) — e cinque per il dolore cronico — tra cui esercizio fisico, terapia manipolativa spinale, taping, antidepressivi e agonisti del recettore vanilloide 1 (Trpv1) — sono risultati efficaci. Tuttavia, l'entità degli effetti è risultata modesta e la certezza delle evidenze moderata.
Trattamenti come esercizio fisico, iniezioni di glucocorticoidi e paracetamolo per il dolore acuto, così come antibiotici e anestetici per il dolore cronico, sono stati giudicati inefficaci con evidenze di moderata certezza, suggerendo che tali opzioni terapeutiche non siano raccomandabili. La maggioranza delle terapie, però, ha evidenziato risultati inconclusivi a causa di campioni ridotti, imprecisioni o evidenze di certezza bassa e molto bassa.
In conclusione, lo studio sottolinea come soltanto il 10% dei trattamenti non chirurgici e non interventistici per il mal di schiena risulti efficace, offrendo benefici analgesici di lieve entità. La qualità degli studi disponibili e il numero limitato di partecipanti randomizzati costituiscono barriere significative per una piena comprensione dell'efficacia dei trattamenti. Gli autori auspicano futuri trial controllati di alta qualità, progettati con maggiore attenzione ai placebo, per chiarire le incertezze residue.
A.Z.
BMJ Evid Based Med. 2025 Mar 18. doi: 10.1136/bmjebm-2024-112974. Epub ahead of print.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/40101974/