Il 62° Congresso nazionale della Società Italiana di Reumatologia (SIR) si apre a Rimini con tre studi che documentano l’ingresso dell’intelligenza artificiale nella pratica clinica, dalla diagnosi delle artropatie microcristalline alla valutazione delle fibrosi polmonari e al monitoraggio del lupus.
Secondo la SIR, l’IA sta diventando uno strumento utile nei percorsi diagnostici e terapeutici per malattie complesse e variabili nel tempo. «Le nostre malattie richiedono una grande quantità di dati clinici, di laboratorio e di imaging. L’intelligenza artificiale può analizzarli rapidamente e in modo accurato, individuando connessioni che possono sfuggire all’occhio umano», afferma Angela Anna Padula, vicepresidente SIR e direttrice dell’Uoc di Reumatologia dell’Aor San Carlo di Potenza. Saranno presentati tre lavori: un algoritmo di deep learning che riconosce automaticamente i cristalli nelle ecografie del ginocchio nelle artropatie microcristalline; un modello basato su radiomica e machine learning in grado di distinguere due forme simili di fibrosi polmonare, idiopatica e correlata all’artrite reumatoide; un modello predittivo che stima il rischio di riattivazione del lupus a dodici mesi, utile per follow-up più stretti.
L’evento, che si svolge dal 26 al 29 novembre e celebra il 75° anniversario della società scientifica, dedica ampio spazio anche alle nuove terapie immunomodulanti. «L’innovazione più promettente riguarda le terapie cellulari sviluppate in oncologia», spiega Andrea Doria, presidente SIR e professore di Reumatologia all’Università di Padova. Le Car-T stanno mostrando risultati significativi in alcune malattie autoimmuni come lupus e sclerodermia, con remissioni prolungate. Una nuova generazione di Car-T regolatorie (Car-Treg) è stata testata nell’artrite reumatoide su bersagli specifici come la citrullina, creando un microambiente antinfiammatorio senza gli effetti delle Car-T effettrici. A queste si affiancano gli anticorpi bispecifici, capaci di legarsi a due bersagli contemporaneamente.
Il congresso affronta anche i progressi della medicina di precisione. «Oggi disponiamo di conoscenze e strumenti per riconoscere molte malattie reumatiche nelle fasi iniziali», dichiara Roberto Caporali, presidente eletto SIR e direttore del Dipartimento di Reumatologia dell’Asst Gaetano Pini-Cto di Milano. Le biopsie sinoviali e le analisi molecolari dei tessuti articolari consentono di individuare quali pazienti risponderanno meglio a specifiche terapie. Indicazioni predittive sono già disponibili per artrite psoriasica, vasculiti, miositi e artrite reumatoide. Le applicazioni cliniche potrebbero ampliarsi nei prossimi quattro-cinque anni.
Il congresso ospita anche iniziative della ricerca indipendente. FIRA – Fondazione Italiana per la Ricerca in Reumatologia lancerà la Borsa di ricerca “Carla Fracci” del valore di 400.000 euro, destinata a un progetto sulla reale diffusione delle malattie reumatologiche in Italia. «Non disponiamo di dati aggiornati sulla prevalenza delle patologie reumatiche nel Paese. Con questo studio intendiamo fornire una fotografia solida e utile alla programmazione sanitaria», afferma Alberto Cauli, presidente FIRA.
Durante il Congresso saranno inoltre presentate la nuova brochure SIR sulla prevenzione delle malattie reumatologiche e l’iniziativa SiRun, corsa non competitiva organizzata in occasione dell’apertura dell’evento.