 
        Maggiore prevenzione, formazione continua e potenziamento della sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro. Sono i punti chiave del decreto-legge per la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, approvato dal Consiglio dei ministri su proposta dei ministri Marina Calderone e Nello Musumeci.
Il provvedimento introduce misure che incidono direttamente sull’attività dei medici competenti, delle ASL e dei Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL), rafforzando la collaborazione tra sistema sanitario e mondo produttivo.
Tra le principali novità, viene istituita una nuova tipologia di visita medica aggiuntiva per i lavoratori impiegati in settori ad alto rischio, qualora vi sia il sospetto di uso di sostanze stupefacenti o alcoliche. La norma amplia le prerogative del medico competente nella sorveglianza sanitaria e mira a ridurre gli incidenti correlati a comportamenti alterati o non sicuri.
Il decreto prevede inoltre che le sanzioni riscosse dalle ASL siano destinate in via esclusiva a sorveglianza epidemiologica, potenziamento dei SPRESAL e formazione del personale sanitario dedicato alla sicurezza sul lavoro. Un intervento che rafforza la funzione di prevenzione territoriale e la capacità operativa dei Dipartimenti di prevenzione.
Sul fronte della formazione, l’obbligo di aggiornamento periodico per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene esteso anche alle imprese con meno di 15 dipendenti. È previsto inoltre un nuovo accordo Stato-Regioni per definire i requisiti degli enti formatori accreditati e uniformare gli standard qualitativi della didattica in materia di salute e sicurezza.
Attenzione anche al tema dei “near miss”, i mancati infortuni: le aziende con oltre 15 dipendenti dovranno adottare procedure di segnalazione e tracciamento degli eventi potenzialmente pericolosi, con incentivi per chi implementa modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza.
Il testo potenzia infine la copertura assicurativa INAIL per gli studenti impegnati in percorsi di scuola-lavoro, estendendo la tutela anche agli infortuni nel tragitto casa-sede di attività, e prevede una borsa di studio per gli alunni superstiti di vittime di incidenti sul lavoro.
Dal 1° gennaio 2026, l’INAIL potrà rivedere le aliquote contributive per premiare le imprese con un andamento infortunistico positivo, incentivando così gli investimenti in sicurezza.
Nel complesso, il decreto rappresenta un passo verso un sistema più integrato di prevenzione e medicina del lavoro, in cui formazione, vigilanza e sorveglianza sanitaria diventano strumenti coordinati per ridurre il rischio e tutelare la salute dei lavoratori.