“In Italia si stimano circa 390mila nuove diagnosi di tumore nel 2024. Il peso economico e sociale è enorme: cure complesse, percorsi assistenziali lunghi, ricadute sulla qualità della vita di pazienti e famiglie. L’impegno contro il cancro è, per la nostra nazione, una assoluta priorità”. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel suo intervento alla cerimonia del Quirinale dedicata ai Giorni della ricerca della Fondazione Airc. Per Schillaci, “non basta soltanto aumentare le risorse: serve un vero cambio di paradigma”. Il Servizio sanitario nazionale, ha spiegato, “deve rispondere non solo con servizi e farmaci, ma con sistemi integrati, efficaci e sostenibili. La ricerca non può restare confinata nei laboratori: deve dialogare con l’ospedale, i centri oncologici, le strutture territoriali. È necessaria un’integrazione di sistema che produca valore per ogni malato, più efficienza per il Ssn e innovazione reale”.
Il ministro ha ricordato i principali stanziamenti per la ricerca oncologica degli ultimi anni: “Per la ricerca finalizzata abbiamo finanziato 135 progetti per 52,3 milioni di euro; con i fondi Pnrr sono stati sostenuti 95 progetti, tra tumori rari e oncologia cronica, per 89,2 milioni. Nel 2024 abbiamo inoltre destinato 55 milioni agli Irccs impegnati nella ricerca oncologica e 23 milioni all’Airc provenienti dal 5 per mille”. Schillaci ha evidenziato l’importanza del Piano nazionale oncologico 2023, che definisce linee guida comuni su prevenzione, diagnosi precoce, cura, assistenza e ricerca, “con obiettivi misurabili e responsabilità condivise tra Stato e Regioni”. Un passaggio centrale è stato dedicato alla prevenzione: “La miglior terapia è quella che non serve fare. Con la nuova legge di Bilancio potenziamo gli screening per seno, colon retto e polmone, allargando le fasce d’età e rafforzando la rete nazionale di prevenzione”.
Tra le priorità anche l’innovazione tecnologica e la medicina di precisione: “Oggi disponiamo di tecnologie per diagnosi molecolari e monitoraggio continuo. Il Ministero sostiene piattaforme nazionali integrate di oncologia di precisione, accessibili anche alle strutture periferiche. Digitale, intelligenza artificiale e condivisione sicura dei dati sono leve essenziali per accelerare la transizione dalla scoperta al paziente”. Infine, Schillaci ha rivolto un appello per valorizzare il capitale umano della ricerca: “Dietro ogni scoperta ci sono ricercatori, medici, tecnici e giovani che scommettono sul futuro. Il nostro impegno è favorire contratti stabili, collegamenti con il mondo accademico, incentivi per chi resta e per chi torna in Italia. La ricerca oncologica è una sfida di diritti, di dignità e di futuro per il Paese”.