L’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità dell’estensione di indicazione di epcoritamab in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con Linfoma Follicolare recidivato o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica.
Il Linfoma Follicolare è il più frequente linfoma indolente ed il secondo sottotipo più comune di Linfoma Non-Hodgkin, di cui rappresenta circa il 20-30% dei casi. È un tumore con una bassa incidenza complessiva, con circa 4-5 nuovi casi all’anno ogni 100.000 persone, di cui 2.671 solo in Italia. La durata delle risposte tende a ridursi con il susseguirsi delle recidive, evidenziando la necessità di opzioni terapeutiche più innovative e mirate a rispondere a bisogni clinici ancora insoddisfatti.
Epcoritamab è un anticorpo bispecifico IgG1 sviluppato congiuntamente da AbbVie e Genmab come parte della collaborazione tra le Aziende in area Oncologia. Il suo meccanismo d’azione, attraverso il legame simultaneo al CD3 presente sulle cellule T e al CD20 presente sulle cellule B, induce l'uccisione mediata dalle cellule T delle cellule CD20+, sede di malattia. Il CD20 è espresso sulle cellule B ed è un bersaglio terapeutico clinicamente validato in molte neoplasie delle cellule B, tra cui il Linfoma Diffuso a Grandi Cellule B, il Linfoma Follicolare, il Linfoma a Cellule Mantellari e la Leucemia Linfatica Cronica.
L’approvazione della rimborsabilità di AIFA si basa sui risultati dello studio registrativo EPCORE™ NHL-1, che ha evidenziato un’efficacia del trattamento, con risposte profonde e durature nel tempo e un buon profilo di tollerabilità, confermato fino a tre anni di follow-up.
Al Congresso Europeo di Ematologia 2025 (EHA) sono stati condivisi i dati di follow-up a 35 mesi dello studio, che hanno ribadito l’efficacia clinica di epcoritamab, dimostrando che il tasso di sopravvivenza si mantiene alto nel tempo e più della metà dei pazienti non necessita di un nuovo trattamento per un tempo mediano di oltre 45 mesi. Anche il profilo di sicurezza rimane confermato al follow-up aggiuntivo, anche grazie alla fase di ottimizzazione della dose, che ha proposto una strategia alternativa di mitigazione degli eventi avversi.
“Oggi sappiamo che questa terapia sottocute rappresenta un’opzione efficace, rapida e ben tollerata per pazienti affetti da queste due patologie. In particolare, per i pazienti affetti da Linfoma Follicolare, la coorte di ottimizzazione, ha confermato il valore clinico del farmaco, evidenziando risposte profonde anche nei sottogruppi di pazienti più difficili da trattare e permettendo di ridurre i principali effetti collaterali” spiega Pier Luigi Zinzani, Professore Ordinario di Ematologia e Direttore dell’Istituto di Ematologia “L. e A. Seràgnoli”, Università degli Studi di Bologna.
“La gestione del Linfoma Follicolare diventa progressivamente più complessa ad ogni recidiva. L’urgenza di ricevere cure appropriate aumenta con il progredire della malattia, e l’innovazione rappresentata dall’anticorpo bispecifico sottocute può offrire una migliore qualità di vita, con minori eventi avversi” afferma Giuseppe Toro, Presidente AIL, Associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma. “Disporre di una rete di sostegno che aiuti nella gestione logistica del trattamento e del monitoraggio, nonché nell’assistenza fisica, nutrizionale ed emotiva, è essenziale per un approccio olistico alla cura.”