Il Disegno di legge Semplificazioni, approvato in Senato e ora atteso alla Camera dei deputati, introduce diverse novità di rilievo per il settore sanitario e per la professione medica. Le misure riguardano in particolare la telecertificazione, la gestione delle terapie croniche, la farmacia dei servizi e la segnalazione delle carenze di farmaci.
L’articolo 22 estende al contesto digitale le sanzioni previste per le false certificazioni mediche, includendo la telemedicina tra le attività soggette a controllo. I medici che rilasciano attestazioni non basate su dati clinici verificabili potranno incorrere nella radiazione dall’albo o nel licenziamento. Le modalità operative e i criteri per la “telecertificazione” saranno definiti da un Accordo in Conferenza Stato-Regioni su proposta del Ministero della Salute. L’obiettivo è garantire affidabilità e tracciabilità clinica nelle diagnosi a distanza, in linea con gli investimenti Pnrr destinati alla telemedicina (oltre 1,5 miliardi di euro).
Un’altra novità rilevante riguarda la gestione dei pazienti cronici. Con l’articolo 25-ter, i medici potranno prescrivere farmaci per un periodo fino a 12 mesi, con dispensazione mensile da parte delle farmacie. La misura punta a semplificare i percorsi prescrittivi, ridurre la burocrazia e favorire la continuità terapeutica, alleggerendo il carico amministrativo degli ambulatori.
Il Ddl interviene anche sulla farmacia dei servizi, ampliando le prestazioni erogabili. Le farmacie potranno:
• somministrare tutti i vaccini del Piano nazionale di prevenzione vaccinale a cittadini dai 12 anni in su;
• effettuare analisi di prima istanza, test diagnostici e screening, tra cui quelli per epatite C e antibiotico-resistenza;
• offrire servizi di telemedicina nel rispetto delle linee guida nazionali;
• consentire ai cittadini di scegliere il medico o il pediatra di base direttamente in farmacia.
Si tratta di una riforma che rafforza la prossimità dei servizi sanitari, ma che richiederà un coordinamento strutturato tra medici e farmacisti per garantire appropriatezza e sicurezza.
Infine, l’articolo 25-bis riduce da quattro a due mesi i tempi di preavviso per la comunicazione all’AIFA dell’interruzione nella distribuzione di un medicinale, introducendo sanzioni fino a 36.000 euro per le aziende che non segnalano la carenza.
Nel complesso, il Ddl Semplificazioni incide su tre fronti chiave per la professione: responsabilità medico-legale, semplificazione della gestione dei cronici e ridefinizione del rapporto operativo con le farmacie.