L’Aran ha convocato per l’1 ottobre alle ore 11 le organizzazioni sindacali rappresentative della dirigenza sanitaria per l’apertura della trattativa sul rinnovo del CCNL 2022-2024, che riguarda oltre 130mila dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie. La convocazione ufficiale è stata inviata dal presidente Antonio Naddeo.
“La filosofia che guida questa tornata negoziale – ha dichiarato Naddeo – è chiara: valorizzare al meglio le risorse disponibili attraverso interventi mirati e di immediato impatto, senza stravolgere l’impianto normativo esistente. L’obiettivo prioritario è duplice: migliorare subito le condizioni del personale sanitario e, al tempo stesso, preparare il terreno a una riforma normativa più ampia nel triennio 2025-2027”.
La comunicazione arriva dopo che ieri il Comitato di Settore Regioni-Sanità ha approvato l’atto di indirizzo che apre formalmente la stagione contrattuale. La Federazione CIMO-FESMED esprime un giudizio complessivamente positivo sul testo, che viene definito “snello” e utile ad accelerare i tempi negoziali, intervenendo solo su parte economica e norme di urgenza.
“Non ci stupisce l’incremento economico limitato al 5,78% a regime, già previsto dalla legge di Bilancio 2021 e quindi escluso dalla trattativa – ha commentato il presidente Guido Quici –. Apprezziamo però l’intenzione di valorizzare i professionisti, soprattutto i più giovani, di rendere esigibili i residui dei fondi e di favorire una ricostruzione di carriera senza penalizzazioni”.
Tra i punti positivi, CIMO-FESMED cita anche l’aumento del limite per le prestazioni aggiuntive, da regolamentare a livello regionale con il confronto sindacale. Restano invece perplessità sull’istituto della pronta disponibilità telefonica, soprattutto per le possibili implicazioni medico-legali.
“In sintesi – conclude Quici – a fronte di poche risorse era impensabile attendersi modifiche normative sostanziali. Per questo siamo decisi a chiudere velocemente le trattative per il CCNL 2022-2024 e aprire al più presto il tavolo per il triennio 2025-2027”.