Via libera dell'Aula della Camera al decreto Università, approvato con 149 sì, 91 no e 3 gli astenuti. Il testo - che prevede, tra l'altro, uno stanziamento di fondi per gli enti di ricerca vigilati dal MUR, lo sblocco delle procedure per la stabilizzazione di precari del Cnr e una serie di agevolazioni fiscali per l'accesso alle borse di studio - è legge. Nel corso dell'esame in Senato è stato inserito anche uno stanziamento di 1 milione nel 2025 per garantire la prosecuzione delle attività dell'Opera nazionale Montessori.
"Con l'approvazione definitiva di questo decreto mettiamo a disposizione del sistema universitario e della ricerca italiana oltre 300 milioni di euro di investimenti mirati. Si tratta di una svolta concreta che dimostra la centralità strategica che attribuiamo alla scienza e all'innovazione per la competitività del nostro Paese”, sono state le prime parole del ministro per l'Università e la ricerca Anna Maria Bernini, dopo l’approvazione definitiva. “Dai 160 milioni per potenziare le infrastrutture scientifiche ai 150 milioni per il Piano Ricerca Sud, stiamo costruendo un ecosistema della ricerca più solido e inclusivo. Grazie a questi investimenti, l'Italia si afferma come protagonista della ricerca internazionale e un polo di attrazione per nuovi talenti", conclude.