I Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) lanciano l’allarme: il calo delle vaccinazioni potrebbe causare un’impennata di casi di morbillo nei prossimi mesi. Secondo i dati aggiornati, nel 2023 i casi globali sono aumentati del 79% rispetto all'anno precedente, con un incremento dei ricoveri e delle complicanze.
La copertura vaccinale con la prima dose del vaccino contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) è scesa al di sotto della soglia del 95%, livello necessario per garantire l’immunità di gregge. Il dato è particolarmente preoccupante in diverse aree degli Stati Uniti e dell’Europa, dove il tasso di vaccinazione si è ridotto a causa della pandemia e di una crescente esitazione vaccinale.
I Cdc segnalano che focolai significativi si sono già verificati in diversi Paesi, con un aumento dei casi negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in altre nazioni europee. Nel 2024, fino a metà febbraio, sono già stati segnalati 58 casi negli Stati Uniti, rispetto ai 58 totali di tutto il 2023. La maggior parte dei contagi si è verificata tra bambini non vaccinati, con un 87% dei casi che ha richiesto ospedalizzazione.
L’agenzia americana sottolinea l'importanza di rafforzare le campagne di vaccinazione per evitare un ritorno su larga scala del morbillo, malattia altamente contagiosa che può causare complicanze gravi, tra cui encefalite e polmonite. L’obiettivo resta quello di aumentare la copertura vaccinale e impedire la diffusione di nuovi focolai.