Sessantacinquemila giocatori dipendenti da slot machine, gratta e vinci, con un volume di puntate online pro capite pari a 864 euro, complessivamente otto miliardi e mezzo. I dati sul gioco di azzardo riguardo Milano, 110 milioni sono nell'hinterland milanese. Dati preoccupanti e in crescita, fra i giovanissimi: in Italia sono 120 mila i nuovi 'addicted' secondo le ultime stime di una recente indagine di Espad (European school survey project on alcohol and other drugs), di cui il 33% è minorenne. Le dipendenze comportamentali, recentemente introdotte in ambito psichiatrico, sono dunque una grande sfida, a partire dall'intercettazione delle persone a rischio, fino alle modalità diagnostico-terapeutiche non solo per gli esperti di salute mentale, ma per tutta la classe medica che deve essere pronta a gestire, individuare e trattare.
"Sono soprattutto i medici di famiglia a dover essere in grado di percepire e individuare precocemente possibili problemi di ludopatia e di comportamenti alterati dei pazienti in questo ambito - spiega il presidente OmceoMi, Roberto Carlo Rossi - E per farlo servono competenze che in questi anni raramente sono state approfondite. Questa nostra iniziativa serve proprio a fornire indicazioni utili, capacità di individuare segnali, competenze anche per affrontare il tema direttamente e poi indirizzare il paziente allo specialista. Milano, secondo gli ultimi dati, è una città a rischio molto alto, ed è importante quindi che i medici siano particolarmente attenti a questi fenomeni, in costante crescita ed evoluzione".
Secondo la definizione dell'Istituto superiore di sanità - aggiunge Riccardo Gatti, medico chirurgo, specialista in psichiatria e psicoterapeuta, e tra i relatori al corso - le dipendenze comportamentali riguardano l'incapacità dell'individuo di moderare un particolare comportamento di solito considerato normale e non patologico, e che diventa tale quando sviluppa caratteristiche compulsive che compromettono la vita personale. Nella dipendenza da sostanze invece, la compulsione è verso l'assunzione di una specifica sostanza psicoattiva. La sfida è oggi definire innanzitutto quale sia il 'limite' di normalità in un contesto di vita reale e diagnostico sempre più intricato. Il campo delle dipendenze è, infatti, in costante evoluzione, con nuove sostanze, comportamenti e tecnologie che creano scenari complessi".