Presto accessibile in Italia la terapia di precisione basata sull'uso dei radioligandi Lutetium (177Lu) vipivotide tetraxetan. L'Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha, infatti, approvato la rimborsabilità e il trattamento innovativo sarà disponibile per i pazienti affetti da carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione (mCrpc) progressivo, positivo all'antigene di membrana specifico della prostata (Psma), che sono stati trattati con inibitore della via del recettore degli androgeni (Ar) e chemioterapia a base di docetaxel e cabazitaxel o che non sono candidabili a cabazitaxel. La terapia con radioligandi, spiega una nota Novartis, è uno dei più importanti progressi tecnologici: permette una medicina nucleare di precisione e personalizzata, basata sulla teragnostica, un approccio innovativo che integra il momento diagnostico con quello terapeutico in un unico percorso, permettendo nello stesso tempo di riconoscere marcatori delle cellule tumorali che possono poi diventare bersaglio terapeutico. Il nuovo traguardo segna un'evoluzione significativa nel trattamento di una patologia oncologica complessa, come il tumore alla prostata, ampliando le opzioni terapeutiche disponibili e migliorando la sopravvivenza.
"Con l'introduzione in pratica clinica dei radioligandi si introduce un nuovo tassello nella più moderna medicina di precisione - commenta Carmine Pinto, professore e direttore dell'Oncologia medica del Comprehensive Cancer Centre, Ausl- Irccs di Reggio Emilia - Le terapie con radioligandi rappresentano, infatti, una significativa innovazione nella lotta contro il cancro, poiché offrono un approccio mirato che combina la medicina nucleare con la selettività di una terapia personalizzata. Un nuovo e efficace approccio terapeutico, che impatta anche positivamente sulla qualità di vita dei pazienti. Un'innovazione che affonda le sue radici nella ricerca Made in Italy, svolta proprio a Ivrea, realtà all'avanguardia del Gruppo Novartis che ha sviluppato le prime terapie con radiofarmaci. Al momento il sito di Ivrea è uno dei 4 stabilimenti al mondo, nonché unico in Italia, in grado di produrre e distribuire questa tipologia di radiofarmaci a livello internazionale".
Questa "terapia target con radioligandi - sottolinea Giuseppe Procopio, responsabile dell'Oncologia Medica Genitourinaria presso la Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano - rappresenta una svolta per i pazienti con carcinoma prostatico avanzato, offrendo nuove speranze a chi ha già ricevuto precedenti trattamenti. Questa terapia colpisce selettivamente le cellule tumorali che esprimono sulla superfice il recettore Psma, presente in oltre l'80% dei pazienti con malattia metastatica. Lo studio clinico di fase 3 (Vision) ha dimostrato una riduzione del 38% del rischio di morte rispetto al miglior standard di cura. Lutetium (177Lu) rappresenta una soluzione terapeutica importante che può migliorare significativamente sia la qualità che l'aspettativa di vita dei pazienti, aprendo nuove opportunità terapeutiche".