"Abbiamo un problema di carenza di organico, soprattutto gli infermieri. Questo è un problema non solo italiano", e "poi mancano i medici, ma soprattutto mancano i medici per alcune specialità. Purtroppo, i giovani medici oggi scelgono non con grande frequenza alcune specializzazioni. Non solo l'emergenza urgenza ma scelgono poco anche la radioterapia e l'anatomia patologica. Non possiamo pensare a una medicina di oggi, non del futuro, senza avere queste specialistiche". Lo ha detto il ministro della Sanità Orazio Schillaci in apertura del Forum risk management in corso ad Arezzo. "Per questo abbiamo cercato di concentrare la gran parte delle risorse disponibili per valorizzare il personale sanitario - ha aggiunto - con 2,4 miliardi per rinnovi contrattuali lo scorso anno, pagando di più e tassando di meno gli straordinari. Penso al decreto bollette, al bilancio dello scorso anno, la legge sulle liste d'attesa. Con la nuova manovra abbiamo aumentato l'indennità di specificità finanziandola per il 2025 e il 2026. Questo è un processo graduale. Siamo di fronte a un sistema complesso come quello sanitario in cui non sono le risorse l'unico fattore di efficienza".
Liste d’attesa
Il ministro si è soffermato anche sul tema delle liste d’attesa per ribadire come a febbraio la nuova piattaforma permetterà di avere un quadro reale del fabbisogno. "Sulle liste d'attesa abbiamo approvato una legge che per la prima volta affronta il problema in maniera strutturale, a partire dal monitoraggio del fenomeno, che è fondamentale. - ha aggiunto il ministro - Fino ad oggi ci siamo trovati di fronte a un sistema caotico, come ha rilevato anche la recente relazione della Corte dei Conti che ha rimarcato un flusso di dati disomogeneo". "Questo dimostra che è necessario un coordinamento a livello nazionale come quello che abbiamo voluto fortemente con quella legge e che a febbraio ci permetterà con la nuova piattaforma di avere un quadro reale e preciso del fabbisogno di prestazione e di come orientare le risorse, siamo impegnati a riformare tutto il sistema, non è più possibile mantenere il modello organizzativo", ha affermato.
Fascicolo sanitario elettronico
Schillaci ha inoltre parlato del nuovo fascicolo sanitario elettronico che "non è solo uno strumento di consultazione ma è uno strumento di accesso vero ai servizi, all'ecosistema dei dati sanitari e permetterà in tempi brevi di utilizzare i dati in modo sicuro. -ha detto il ministro - Non solo per un fine primario di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, ma anche per finalità di studio e di ricerca scientifica in campo medico, biomedico, ed epidemiologico al servizio anche della programmazione sanitaria e poi l'intelligenza artificiale di cui tutti parlano".