Un nuovo studio pubblicato su JAMA ha dimostrato che cure palliative online offrono benefici comparabili a quelle in presenza per i pazienti oncologici. La ricerca, che si è svolta negli Stati Uniti, ha arruolato 1.250 pazienti recentemente diagnosticati con tumore avanzato ai polmoni. Gli individui sono stati poi assegnati casualmente a ricevere cure palliative virtuali o in presenza ogni quattro settimane. I risultati hanno evidenziato che la qualità della vita è migliorata in entrambi i gruppi, con punteggi equivalenti a 24 settimane dall'inizio dello studio.
Oltre al parametro della qualità della vita, altri fattori come la soddisfazione per le cure ricevute, i livelli di ansia e depressione e le strategie di coping utilizzate dai pazienti sono risultati simili in entrambi i gruppi. Anche la percezione del trattamento, inclusa la possibilità di curare il cancro, è risultata equivalente tra coloro che hanno ricevuto cure virtuali e quelli che hanno optato per incontri in presenza. Un dato interessante riguarda la partecipazione dei caregiver: è risultata inferiore nelle visite video rispetto a quelle di persona, ma non sono state riscontrate differenze significative nella qualità della vita dei caregiver, nella soddisfazione per le cure o nella percezione della prognosi. Le linee guida nazionali negli Stati Uniti raccomandano l'inclusione delle cure palliative già al momento della diagnosi di cancro avanzato, poiché studi clinici dimostrano che migliorano significativamente la qualità della vita e i sintomi correlati alla malattia. Tuttavia, molti pazienti non hanno accesso a tali cure a causa della limitata disponibilità di personale specializzato. I ricercatori dello studio hanno sottolineato l'importanza della telemedicina per espandere l'accesso a questi servizi essenziali, specialmente per le popolazioni vulnerabili. La capacità di fornire cure palliative attraverso visite online potrebbe offrire una soluzione efficace per superare le barriere geografiche e logistiche che spesso impediscono ai pazienti di ricevere assistenza adeguata.
Cristoforo Zervos