
Nella sfida alla denatalità "c'è bisogno anche del contributo del personale sanitario, in particolare di ginecologi, ostetriche, ma anche di medici di medicina generale e di tutte le figure che, grazie al rapporto fiduciario con le proprie assistite, possono promuovere conoscenza e consapevolezza". Lo ha evidenziato il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento alla Camera al convegno 'Natalità: work in progress' promosso dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia.
"Allo stesso tempo - ha aggiunto - è necessario un ulteriore impegno affinché sia garantita a tutte le coppie la possibilità di accedere a strutture e servizi preposti alla tutela della salute riproduttiva. Ciò significa anche garantire una diffusa presenza di strutture consultoriali che - ha rimarcato il ministro - nella sanità del Terzo millennio devono essere messe in rete con i medici di medicina generale, le Asl e le strutture ospedaliere. I consultori, che fin dalla loro istituzione hanno assicurato una preziosa presa in carico prima, durante e dopo la gravidanza, rappresentano un presidio indispensabile di salute e un tassello fondamentale nella strategia di sostegno alla natalità".
"Grazie al decreto tariffe, che ha reso applicabili i nuovi Livelli essenziali di assistenza, a partire da gennaio 2024 ogni donna in qualunque regione risieda potrà ricorrere alla tecnica di Pma, procreazione medicalmente assistita, dietro il pagamento di un ticket. Dopo 6 anni di attesa, abbiamo messo fine ad un'iniquità che non era più tollerabile" ha ricordato, inoltre, il ministro Schillaci, nel suo intervento.
"Gli ultimi dati disponibili - ha sottolineato il ministro - indicano che nel 2021, dopo la battuta d'arresto registrata durante la pandemia, si è osservata una ripresa dell'applicazione di tutte le tecniche di Pma. In particolare, i cicli di Pma nell'anno 2021 hanno registrato un aumento del 36 % rispetto al 2020, le gravidanze del 50%e i bambini nati vivi del 49%. Inoltre, si è registrato un maggiore ricorso ai centri pubblici e privati convenzionati rispetto a quelli privati sebbene quest'ultimi siano numericamente superiori".
"Infine, l'impegno mio personale e del Governo - ha concluso Schillaci- è rendere sempre più sicuro il percorso nascita sia nell'accoglimento che nel controllo delle donne in gravidanza, offrendo, in rapporto alla loro storia personale, tutte le indagini necessarie a un adeguato screening prenatale materno e fetale".