Via libera ieri del Consiglio dei ministri all'ipotesi di Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità, triennio 2022-2024, sottoscritta il 18 giugno dall'Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) e dalle Confederazioni e organizzazioni sindacali di categoria. Il prossimo passaggio sarà la Corte dei conti e poi la firma definitiva tra sindacati e Aran.
La trattativa con le organizzazioni sindacali rappresentative per il rinnovo del contratto 2022-2024 dell'area dirigenziale della sanità riguarda oltre 130mila dirigenti medici, sanitari, veterinari e delle professioni sanitarie. Il prossimo incontro è fissato per il 15 ottobre, informa l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.
Nel corso dell'incontro che c’è stato il 1 ottobre il presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, ha illustrato le risorse disponibili. Tutte le risorse disponibili, comprese quelle aggiuntive, ammontano a 1.200 milioni di euro, pari a un incremento del 7,27%, che consentirà di riconoscere aumenti medi pari a 491 euro al mese per 13 mensilità. Al tavolo era presente anche il presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Marco Alparone.