Potenziamento di centri multiprofessionali, integrazione con la medicina generale e telemedicina per un'assistenza di prossimità: queste le direttrici individuate dall'Associazione Medici Diabetologi (AMD) e dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) ed esposte in audizione di fronte alla XII Commissione 'Igiene e Sanità' del Senato, convocata su iniziativa della Presidente Senatrice
Annamaria Parente.
Questo è solo il primo passo del percorso intrapreso da AMD e SID che, alla luce delle opportunità e degli aspirano indirizzi offerti dal PNRR, a lavorare in sinergia con le Istituzioni per promuovere un modello funzionale e condiviso di gestione del diabete e migliorare la qualità di cura e di vita dei pazienti. Il diabete costa 9,93 miliardi di euro all'anno per il SSN. A tal fine, le Società Scientifiche hanno prodotto un position paper in 7 punti nel quale hanno raccolto i propri auspici per l'assistenza diabetologica che sortirà dall'impiego delle risorse del PNRR.
La sintesi delle proposte raccolte nel position paper sono state poste, oltre che al Senato della Repubblica, anche alla Camera dei Deputati, al Ministero della Salute e alla Conferenza delle regioni.
L'iniziativa congiunta AMD-SID verrà inoltre portata all'attenzione durante il Simposio Congiunto AMD-SID su "Evoluzione dell'assistenza diabetologica in relazione al PNRR", nell'ambito dei lavori dell'XI Convegno Nazionale di Fondazione AMD, in programma dal 19 al 21 maggio prossimi a Roma.
"Portare la cronicità fuori dall'ospedale, avvicinare l'assistenza all'assistito e sfruttare al meglio le infrastrutture telematiche sono gli indirizzi principali del PNRR relativi alle malattie croniche, delle quali il diabete è esempio paradigmatico. Le proposte di AMD e SID vanno in questa direzione" commenta il prof.
Agostino Consoli, Presidente SID".
Le prime linee d'intervento riguardano, infatti, la razionalizzazione della rete diabetologica che necessita di un potenziamento e una ottimizzazione dei centri multi-professionali ospedalieri o territoriali, articolando 350-400 centri ciascuno dei quali possa assistere 15mila persone. Le seconde linee d'intervento sottolineano l'importanza dell'integrazione - a più livelli - dei professionisti sanitari, delle strutture sanitarie e dell'implementazione della telemedicina, per una vera assistenza di prossimità in grado di portare l'assistenza al malato cronico fuori dall'ospedale trasferendo così la cura il più vicino possibile al paziente.
"Oggi, a più di due anni dall'inizio della pandemia, siamo di fronte a una ripresa e a un nuovo cambiamento e le sfide legate alla gestione del diabete - e delle cronicità in generale - non potranno che giocarsi sul territorio" commenta il dott.
Graziano Di Cianni, Presidente AMD. "Le risorse del PNRR rappresentano l'opportunità per rafforzare e ottimizzare la medicina di prossimità, ma l'obiettivo della diabetologia, che abbiamo cercato di sintetizzare nel position paper, è quello di potenziare ed efficientare l'attuale modello di gestione, senza rinunciare all'approccio multiprofessionale, garantito dall'assistenza specialistica del team diabetologico, e all'allargamento dell'accesso alla diagnosi e ai percorsi di cura omogeneo su tutto il territorio nazionale senza distinzioni a livello delle singole regioni, che può essere assicurato soltanto da un'architettura "a rete" del modello di presa in carico, all'interno della quale la Medicina generale è sempre più inclusa e operativa".