Le
allergie ai vaccini Covid a mRNA sono rare, tipicamente lievi e curabili e non dovrebbero scoraggiare dallo scegliere di immunizzarsi. Lo rileva una ricerca dello Stanford University Medical Center, pubblicata su Jama Network Open. Lo studio ha analizzato 22 potenziali reazioni allergiche alle prime 39.000 dosi di vaccini Pfizer e Moderna negli operatori sanitari a Stanford. La maggior parte delle persone che hanno sviluppato reazioni erano allergiche a un ingrediente che aiuta a stabilizzare i vaccini, non hanno mostrato allergie ai componenti del vaccino che forniscono immunità al virus. Inoltre, queste reazioni si sono verificate tramite un'attivazione indiretta delle vie allergiche, cosa che le rende più facili da mitigare.
"Avere una reazione allergica a questi vaccini - sintetizza la professoressa
Kari Nadeau, autrice senior della ricerca - è raro e, se succede, c'è un modo per gestirlo". Ventidue destinatari, 20 dei quali donne, hanno avuto possibili reazioni allergiche, sintomi specifici che iniziano entro tre ore delle iniezioni come orticaria, gonfiore della bocca, delle labbra, della lingua o della gola, mancanza di respiro, oppressione toracica o perdita di coscienza. Solo 17 dei 22 destinatari hanno avuto reazioni che soddisfacevano i criteri diagnostici per una reazione allergica. E tre hanno ricevuto epinefrina, solitamente somministrata per anafilassi più forte. Tutti e 22 sono completamente guariti e 15 avevano comunque un'anamnesi documentata dal medico di precedenti reazioni allergiche. I ricercatori hanno eseguito poi test di laboratorio di controllo su 11 di loro. Nessuno ha reagito ai prick test cutanei agli ingredienti inerti nei vaccini e solo in un caso la pelle ha reagito all'intero vaccino. Esami del sangue di follow-up hanno poi mostrato che i partecipanti ai test non avevano livelli significativi di anticorpi Ig e contro gli ingredienti del vaccino stesso. Sempre i campioni di sangue di 10 persone su 11 hanno evidenziato una reazione all'ingrediente inerte glicole polietilenico, utilizzato sia nei vaccini Pfizer che in Moderna. Ma questa reazione sembrava legata più che al vaccino stesso all'utilizzo diffuso di questa sostanza come stabilizzatore anche nei cosmetici e nei prodotti per la casa, cosa che può talvolta sensibilizzare.