Dopo l’approvazione definitiva alla Camera del Ddl Semplificazione e Digitalizzazione, la FIMMG – Federazione italiana dei medici di medicina generale indica la possibilità di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi come una misura centrale per rafforzare l’integrazione tra medici di medicina generale e farmacie nella presa in carico territoriale.
«La possibilità di prescrivere i farmaci per patologie croniche fino a dodici mesi non è solo una semplificazione burocratica: è una scelta di cura», afferma Silvestro Scotti, segretario generale della FIMMG. La misura, secondo la Federazione, consente di liberare tempo clinico per i medici di famiglia, ridurre i disagi per i cittadini e costruire, insieme alle farmacie, «un presidio territoriale realmente vicino alle persone», adattando l’atto prescrittivo alle caratteristiche dei singoli pazienti valutati per aderenza e compliance.
Per la FIMMG la vera svolta non riguarda soltanto la gestione personalizzata della durata della prescrizione, ma la costruzione di un rapporto funzionale tra le AFT, le loro sedi di riferimento e le farmacie competenti per territorio. In questo assetto, medici di famiglia e farmacisti vengono indicati come una sorta di “Casa di comunità spoke” diffusa, in grado di potenziare e integrare i servizi per rendere più efficace la gestione della cronicità e accrescere la prossimità dell’assistenza.
Nel modello proposto rientra anche l’accordo con la specialistica ambulatoriale, che permetterebbe di inserire lo specialista di riferimento all’interno della stessa AFT, favorendo la condivisione dei percorsi assistenziali, l’aggiustamento delle terapie e il monitoraggio continuativo dei pazienti cronici. La telemedicina viene indicata come strumento di supporto alla collaborazione tra professionisti, utile a facilitare i consulti, consentire il monitoraggio a distanza dei pazienti fragili e favorire interventi tempestivi in presenza dei primi segnali di scompenso.
Da qui l’appello della Federazione a Governo e Regioni affinché i principi del nuovo modello vengano recepiti e attuati rapidamente nel quadro dell’ACN e degli accordi regionali, attraverso l’estensione delle prescrizioni per i pazienti cronici stabilizzati, il riconoscimento formale del rapporto funzionale tra AFT e farmacie territoriali, l’integrazione strutturata con la specialistica ambulatoriale e con i servizi di telemedicina, e la definizione di obiettivi e indicatori condivisi.