Accesso agevolato a residenze universitarie, ristorazione a prezzi calmierati e borse di studio proporzionate anche per contratti brevi: sono alcune delle misure previste dal decreto ministeriale firmato dalla ministra dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini per sostenere gli studenti che parteciperanno al nuovo semestre aperto, introdotto dalla riforma dell’accesso ai corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.
Il decreto disciplina l’accesso ai servizi per il diritto allo studio (DSU) per chi frequenterà il semestre iniziale “di orientamento attivo”, che precede l'immatricolazione vera e propria prevista per il secondo semestre.
Alloggi, mense e pagamento posticipato
Gli studenti potranno accedere fin da subito:
• alle residenze universitarie a tariffa agevolata DSU,
• alla ristorazione presso mense e punti ristoro convenzionati.
Questi servizi saranno garantiti solo se almeno il 51% delle attività formative del semestre si svolgeranno in presenza. Il pagamento della tassa regionale per il diritto allo studio sarà posticipato al momento dell’immatricolazione, all’inizio del secondo semestre.
Uno degli elementi innovativi riguarda la borsa di studio maggiorata: sarà accessibile anche per contratti di alloggio superiori a tre mesi, anche se inferiori alla soglia standard dei 10 mesi, con un calcolo proporzionale che garantisce un vantaggio economico rispetto agli studenti fuori da questo percorso.
Dal secondo semestre, gli studenti effettivamente immatricolati potranno accedere al pacchetto completo dei benefici DSU, comprensivo di borsa di studio per l’intero anno accademico (incluso il semestre aperto). L’erogazione della prima rata è prevista a partire da marzo 2026, in linea con i tempi attuati negli anni precedenti.
Restano invariate le soglie ISEE e ISPE per accedere ai benefici, così come i requisiti di merito, valutati in base ai Crediti Formativi Universitari (CFU). I bandi regionali potranno inoltre prevedere riserve dedicate per i partecipanti al semestre aperto, aumentando le probabilità di accesso ai servizi DSU.
«Questa riforma rappresenta un passo importante verso un accesso più equo e sostenibile per i futuri medici del nostro Paese», ha dichiarato la ministra Bernini. «Vogliamo garantire un supporto concreto agli studenti meritevoli, indipendentemente dalla loro condizione economica, e contribuire a formare le professionalità sanitarie di cui l’Italia ha bisogno».
Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, confermando la sua prossima attuazione.