"Ciò che viene speso per i medici gettonisti può essere utilizzato per fare assunzioni: le professionalità ci sono, perché se tanti giovani scelgono di fare i gettonisti, se non possono più farlo sono convinto che rientrerebbero dalla porta principale del Ssn". È quanto dichiarato dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine della seconda giornata degli Stati generali della prevenzione che si chiudono oggi a Napoli, in merito alla scadenza del 30 luglio dei contratti per i medici a gettone. Dopo il 31 luglio "vogliamo continuare ad assicurare servizi importanti come il pronto soccorso, ma dobbiamo dare un messaggio chiaro che i 'gettonisti' non possono essere l'unica risposta che il Ssn dà soprattutto nei reparti d'emergenza. Noi vogliamo che i medici entrino dalla porta principale del Ssn, questo vuol dire fare un concorso ed essere assunti e lavorare a tempo pieno per la sanità pubblica”, sostiene il ministro.
Sul problema della clausola del contratto dei medici a gettoni, che prevede che questi ultimi non possano essere assunti dalle aziende sanitarie prima di due anni dalla scadenza del loro contratto, il ministro ha commentato: "Andremo a vedere nel dettaglio come è questo contratto". "Ovviamente - ha spiegato Schillaci - non possiamo lasciare i servizi sguarniti. Faremo una ricognizione con le Regioni, dobbiamo continuare ad assicurare servizi importanti come il Pronto soccorso, ma bisogna dare un messaggio chiaro, che i gettonisti non possono più continuare ad essere l'unica risposta che il Servizio sanitario da, soprattutto in reparti come l'emergenza"."Noi vogliamo che i medici entrino dalla porta principale del Servizio sanitario nazionale, e questo vuol dire - ha sottolineato il ministro - fare un concorso, essere assunti e lavorare a tempo pieno per il Ssn. Adesso dobbiamo capire quale è la situazione regione per regione e quanti gettonisti operano nei vari servizi. Verificheremo che percentuale di turni ricoprono, ma bisogna dare un segnale chiaro, come già abbiamo fatto due anni fa, che non è questo il modo per andare avanti con il Ssn".