Un noto primario dell’Ospedale Civile di Piacenza è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata e atti persecutori ai danni di dottoresse e infermiere del reparto che dirigeva. La polizia di Stato ha eseguito l’arresto su ordine della procura cittadina, che ha disposto anche le perquisizioni nei luoghi di lavoro del medico. L’indagine, avviata dopo la denuncia di una dottoressa, ha documentato in 45 giorni 32 episodi di abusi, tra cui rapporti sessuali completi e atti orali, consumati durante le normali attività lavorative. Le vittime, secondo gli inquirenti, erano soggiogate dalla paura di ritorsioni e da un clima di omertà. Alcune, dopo aver denunciato, hanno ritirato l’accusa per timore. Il medico, intercettato, si vantava degli abusi con i colleghi, ricevendo in alcuni casi suggerimenti su nuovi atti da compiere.
Alla notizia dell’arresto, è arrivata la reazione della Fnomceo. "Se le accuse saranno provate, si tratta di azioni gravissime, che meritano una ferma condanna” ha dichiarato in una nota il presidente Filippo Anelli. “Un comportamento come quello configurato dalla Procura non è degno di un medico, che deve rispettare la dignità delle persone e non calpestarla. Invitiamo i colleghi a non tacere e a denunciare". Anelli ha ricordato che eventuali provvedimenti disciplinari sono di competenza dell’Ordine territoriale, ma ha espresso la vicinanza della Federazione come parte lesa.
Dura anche la presa di posizione di Anaao Assomed, il sindacato dei medici dirigenti. Ester Pasetti, segretaria regionale per l’Emilia Romagna, ha parlato di "una notizia terribile che colpisce profondamente l’ambiente di lavoro" e ha espresso "profonda preoccupazione e totale solidarietà alle colleghe vittime". Pasetti ha criticato l’esposizione mediatica delle vittime, definendola "schifosa e non tutelante" e ha invitato tutti a riflettere sul proprio comportamento ogni volta che si sceglie di non intervenire di fronte a episodi gravi. "Le colleghe coinvolte sappiano di poter contare sull’abbraccio solidale di tutte le professioniste Anaao Emilia Romagna e sulla piena solidarietà di tutti i colleghi", ha concluso.