La FAO lancia un appello urgente ai Paesi membri per rafforzare la lotta contro l'influenza aviaria altamente patogena, che ha già causato la perdita di centinaia di milioni di pollame a livello globale. Secondo il vicedirettore generale dell'organizzazione, Godfrey Magwenzi, la diffusione della malattia ha raggiunto livelli senza precedenti, mettendo a rischio la sicurezza alimentare, il reddito rurale e le economie locali. Per contrastare questa emergenza, la FAO sottolinea la necessità di intensificare la biosicurezza, la sorveglianza e i meccanismi di risposta rapida, evidenziando come il virus stia colpendo sempre più specie animali, compresi i mammiferi.
Negli ultimi quattro anni, la geografia del contagio è cambiata, con un aumento significativo delle infezioni tra i mammiferi e una drastica riduzione della biodiversità. La FAO ribadisce l'importanza di una risposta coordinata a livello internazionale e del potenziamento dei sistemi veterinari nazionali per contenere il virus e limitarne l'impatto sugli esseri umani. La vicedirettrice generale Beth Bechdol ha ricordato che l'organizzazione lavora da oltre vent'anni per supportare i governi nell'identificazione e nella gestione dell'aviaria, sottolineando che solo attraverso la cooperazione globale sarà possibile mitigare il rischio di nuove epidemie.
L'allarme sulla diffusione del virus trova conferma nei recenti casi registrati a New York, dove due gatti domestici in abitazioni diverse sono risultati positivi all'influenza aviaria. Le autorità sanitarie della città stanno indagando per comprendere le modalità di trasmissione del virus, mentre i veterinari lanciano un avvertimento ai proprietari di animali domestici: evitare di nutrire i gatti con carne cruda e impedire loro di vagare all'aperto, dove potrebbero entrare in contatto con uccelli selvatici o altri animali infetti.
Uno dei gatti risultati positivi è stato nutrito con pollo crudo prodotto dall'azienda Savage Cat Food, che ha deciso di ritirare volontariamente i propri prodotti dopo la segnalazione di un caso analogo in Colorado. La Food and Drug Administration (FDA) statunitense sta collaborando con le autorità locali per approfondire la vicenda e valutare eventuali rischi per la salute pubblica. Sebbene gli esperti ritengano che il rischio di trasmissione del virus agli esseri umani rimanga basso, le autorità sanitarie invitano alla prudenza, sottolineando che la situazione è in costante monitoraggio.