Cresce l’allarme in Germania per la nuova ondata di influenza aviaria. Le autorità tedesche hanno ordinato l’abbattimento di circa 130mila anatre e polli negli allevamenti vicino a Berlino, nel distretto di Maerkisch-Oderland, nel Land del Brandeburgo, dopo la conferma di focolai del virus H5N1, il sottotipo altamente contagioso dell’influenza aviaria. I casi si stanno moltiplicando in tutto il Paese: secondo il Friedrich Loeffler Institute (Fli), centro nazionale di ricerca sulle malattie animali, l’epidemia è ormai diffusa in tutti i 16 Stati federali, con l’esclusione della città-stato di Brema.
Particolarmente colpiti gli uccelli selvatici e, per la prima volta, anche le gru, segnale di un contagio più ampio del solito. “Stiamo assistendo a un andamento dell’infezione molto dinamico, non solo nelle gru ma anche in altre specie di uccelli”, riferisce l’istituto. Le autorità locali hanno introdotto zone di sorveglianza e ordinato di tenere il pollame al chiuso per limitare la diffusione del virus. Solo negli ultimi giorni, 19mila animali sono stati abbattuti nella città di Rees, vicino al confine olandese, e 15mila nel Baden-Württemberg. Il ministro tedesco dell’Agricoltura Alois Rainer ha parlato di un “aumento molto rapido delle infezioni” e ha chiesto di intensificare le misure di protezione.
Il Fli stima un rischio “elevato” per gli allevamenti, soprattutto a causa del contatto potenziale con uccelli migratori infetti. L’istituto ha invitato i cittadini a non toccare animali selvatici malati o morti. Quanto al rischio per l’uomo, la trasmissione da uccello a persona è ritenuta “teoricamente possibile”, ma attualmente molto bassa. L’ultima grande epidemia di aviaria in Germania risale all’autunno del 2020, quando furono abbattuti oltre 2 milioni di capi di pollame. Le autorità temono ora che l’attuale incremento di casi possa preludere a una nuova, ampia diffusione del virus in Europa durante la stagione invernale.