L'Intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria (composta dalle sigle Aaroi-Emac, Fassid, Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Fvm e Uil Fpl Medici e Veterinari), "dopo la conferenza degli esecutivi regionali del 13 novembre, prosegue il suo percorso di mobilitazione ad oltranza con tutte le iniziative di protesta delle organizzazioni sindacali che la compongono, fino alle assemblee unitarie in tutte le Aziende sanitarie e ospedaliere nella settimana dal 2 al 6 dicembre per rivendicare il giusto finanziamento del Ssn, maggiore attenzione alla dignità professionale, un buon contratto di lavoro, una buona sanità e una efficace prevenzione per tutti, in attesa di verificare gli emendamenti alla legge di Bilancio al vaglio della Commissione Bilancio della Camera". Questa la linea ribadita dall'Intersindacale in una nota in cui i rappresentanti rilanciano anche "l'appello all'unità per difendere il Ssn, partendo dal coinvolgimento e dalla partecipazione attiva dei professionisti nei luoghi di lavoro".
Le richieste? "Una sanità pubblica, equa, universale, solidale, integrata e multiprofessionale - elenca l'Intersindacale - migliori condizioni di lavoro per migliorare la qualità delle cure investendo su prevenzione, diagnosi e riabilitazione; risorse vincolate all'assunzione di personale, strumenti e risorse per valorizzare il lavoro dei sanitari; maggiori risorse per i contratti di lavoro; finanziamenti per la formazione specialistica dei medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi, fisici e chimici; adeguate risorse extracontrattuali per l'aumento dell'indennità di specificità medica, veterinaria e sanitaria e no alla sua defiscalizzazione una tantum".