Gli esperti continuano a indagare il caso di influenza aviaria A (H5) registrato in Missouri senza nessun contatto noto con animali infetti. Si cerca di chiarire la natura del contagio e nell'ultimo aggiornamento dei Cdc (Centers for Disease Control and Prevention), nel report settimanale FluView, si informa che "anche un contatto stretto del paziente era malato nello stesso periodo", ma "non è stato sottoposto al test e da allora è guarito".
Il primo caso non esposto ad animali infetti è un adulto con molteplici patologie pregresse, che ha sviluppato sintomi durante la settimana conclusasi il 24 agosto, è stato ricoverato in ospedale e un campione respiratorio prelevato è risultato positivo all'influenza A. Il campione è stato inoltrato al Missouri State Public Health Laboratory e il Cdc ha confermato che l'infezione è stata causata da un virus dell'influenza A (H5). Sia lui che il suo contatto sono guariti. L'attenzione degli esperti si è concentrata su questo caso perché una successiva indagine condotta da funzionari della sanità pubblica statale e locale non ha rilevato per questo paziente alcun contatto diretto o indiretto noto con uccelli selvatici, pollame domestico, bovini (incluso il mancato consumo di latticini crudi) o altri animali selvatici prima dell'insorgenza della malattia del paziente.
Lo stesso, riporta la 'Cnn', valeva anche per i suoi contatti stretti, secondo Lisa Cox, direttrice delle comunicazioni per il Missouri Department of Health and Senior Services. In un'e-mail, Cox ha affermato che il paziente non aveva animali domestici. Ha affermato di non essere sicura se la persona avesse consumato latticini pastorizzati e che si stanno prendendo in considerazione analisi del sangue per cercare anticorpi al virus nel paziente e nei suoi contatti stretti. La sequenza virale del paziente, intanto, è stata caricata venerdì sul database Gisaid e dimostra che il virus è strettamente correlato al ceppo che ha infettato i bovini da latte in 14 Stati Usa quest'anno.
Come la persona abbia contratto il virus è ancora in fase di studio. Secondo i Cdc, lo sviluppo simultaneo dei sintomi anche nel suo contatto stretto non supporta la diffusione da persona a persona. Ma suggerisce un'esposizione comune. Un secondo contatto stretto, un operatore sanitario, ha sviluppato sintomi lievi ma è risultato negativo al test dell'influenza.
Il contatore dei casi di influenza A (H5) resta comunque al momento fermo a quota 14 infezioni umane confermate durante la stagione influenzale 2023-2024 negli Stati Uniti (4 operatori che lavoravano con mucche da latte, 9 che si occupavano di smaltimento del pollame e 1 è il caso con fonte di esposizione sconosciuta). Il focolaio di H5N1 continua nelle mucche da latte e nel pollame e il monitoraggio di ulteriori casi umani è in cors, informano i Cdc.