Di fronte all'ondata di violenza che cresce contro gli operatori "i medici, i dirigenti sanitari, gli infermieri, le professioni sanitarie ex legge 43/2006 vogliono risposte, vogliono tornare ad essere il fulcro delle cure, vogliono continuare a curare, ma in sicurezza". Ecco perché, dopo la manifestazione di oggi in Puglia, Pierino Di Silverio, Guido Quici e Antonio De Palma, leader di Anaao Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up annunciano una nuova mobilitazione: “Il 20 novembre scenderemo di nuovo in piazza a Roma per denunciare le condizioni in cui lavorano migliaia di professionisti sanitari, invitando tutte le forze sociali alla condivisione di idee e proposte".
"Non possiamo restare immobili - avvertono il segretario nazionale di Anaao Assomed e i presidenti di Cimo-Fesmed e Nursing Up - di fronte allo sgretolamento del sistema di cure pubbliche e alla fuga di migliaia di colleghi. La sanità rappresenta uno dei pilastri dello stato sociale, e come tale richiede investimenti, riforme, collaborazione". Pertanto, "se le risposte si faranno attendere - ribadiscono medici e infermieri - proclameremo lo stato di agitazione, cui seguirà l'astensione dal lavoro nei modi e nei tempi che riterremo più opportuno".