"Il numero chiuso a Medicina non esiste più; non abbiamo esagerato nel soddisfacimento del bisogno, abbiamo valutato le necessità dei medici. Abbiamo aumentato di 4mila i posti in Medicina, 30mila fino al 2026, confrontandoci con tutti gli stakeholders, Regioni, università, che sanno di quali numeri abbiamo bisogno. Abbiamo tolto i test perché con il test ti giochi il sogno di una vita in 'one shot' e soprattutto perché quelli chiusi creano un mercato parallelo della formazione, molto costoso e spesso abbastanza mediocre". Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, intervenendo alla giornata conclusiva del Festival del lavoro, organizzato a Firenze dal Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro.
"Nel nuovo sistema che stiamo elaborando non ci sarà un test, ma un semestre filtro con esami caratterizzanti ha spiegato Bernini quindi la formazione non si farà in non meglio identificati centri di formazione, ma si farà all'interno dell'università, come deve essere: con 3-4 esami che segnano il passaggio alla Facoltà di Medicina, oppure possono essere riutilizzati per altri corsi di laurea affini".
Nel frattempo, con una sentenza il Consiglio di Stato ha respinto un appello proposto dal Cisia, Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso, per contestare una sentenza favorevole agli studenti emessa dal Tar del Lazio a dicembre scorso dopo un ricorso proposto dagli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti. Per effetto della sentenza, il Ministero dell'Università e il Cisia dovranno consegnare le domande utilizzate per i test per le prove di accesso alla facoltà di Medicina. "Oltre ai quesiti che i singoli candidati avevano errato o omesso nella loro prova, che sino ad oggi l'Amministrazione si è sempre rifiutata di consegnare impedendo, per la prima volta nella storia dei concorsi pubblici e dei test di ingresso la visione dei compiti da parte degli studenti, il Cisia dovrà consegnare tutti i dati e tutta la documentazione atta a chiarire come quelle domande sono state equalizzate e che valore hanno complessivamente avuto nella graduatoriale commentano gli avvocati Delia e Bonetti Finalmente adesso potremo accertare quanti errori e imperfezioni vi sono e come hanno inciso sulla graduatoria".