La profilassi pre-esposizione (PrEP) ha ridotto le probabilità di contrarre l'HIV di circa l'86% se utilizzata quotidianamente o in modo sporadico, tenendo conto anche dell'uso incoerente o errato.
A evidenziarlo sono i risultati dello studio PrEP Impact condotto dall’Agenzia britannica per la sicurezza sanitaria (UKHSA), assieme al Chelsea and Westminster Hospital NHS Foundation Trust.
La ricerca è stata svolta in 157 cliniche di salute sessuale su 24.000 persone in tutta l’Inghilterra tra ottobre 2017 e luglio 2020.
La PrEP, profilassi pre-esposizione a base di tenofovir disoproxil ed emtricitabina, può essere assunta come pillola quotidiana o prima di un rapporto sessuale a rischio.
La decisione di rendere il trattamento disponibile presso il servizio sanitario nazionale in Inghilterra nel 2020 si basava in parte sui risultati precedenti di questa ricerca, nonché sui risultati di precedenti studi clinici.
I risultati di questo studio, pubblicati su Lancet HIV, sono stati pubblicati solo da poco a causa delle grandi dimensioni del campione e del tempo necessario per la revisione tra pari.
"Questo studio ha ulteriormente dimostrato l'efficacia della PrEP nel prevenire la trasmissione dell'HIV e ha dimostrato, per la prima volta, l'effetto protettivo riportato da studi precedenti, ma su larga scala ed erogati attraverso i servizi di salute sessuale di routine in Inghilterra" ha sottolineato John Saunders, consulente in salute sessuale e HIV che ha lavorato allo studio.
L’UKSHA ha affermato che l’efficacia del farmaco aiuterebbe a raggiungere l’obiettivo del governo di zero trasmissioni di HIV entro il 2030, ma che più persone dovranno assumerlo.