
Secondo uno studio pubblicato su Scientific Reports, esiste un'associazione tra il long COVID l'inattività fisica, che a sua volta può essere considerata un sintomo persistente tra i sopravvissuti a COVID-19.
«Abbiamo portato avanti questo studio di coorte per determinare se le sequele post-acute dell'infezione da SARS-CoV-2 (PASC), note anche come long COVID, fossero associate all'inattività fisica nei sopravvissuti a COVID-19» afferma
Saulo Gil, della University of Sao Paulo, Brasile, primo autore dello studio. I ricercatori hanno esaminato i dati relativi a sopravvissuti al COVID-19, dimessi da un ospedale terziario a San Paolo, in Brasile. I pazienti, ricoverati a causa di COVID-19 confermato in laboratorio tra marzo e agosto 2020, sono stati invitati a una visita di follow-up di persona da sei a 11 mesi dopo il ricovero, nella quale sono state chieste informazioni riguardo 10 sintomi di long COVID. L'attività fisica è stata valutata mediante un questionario, e i partecipanti sono stati classificati secondo le linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Sono stati inclusi nello studio 614 pazienti con un'età media di 56 anni, e per il 53% maschi. La frequenza di inattività fisica nei pazienti che non presentavano nessun sintomo di long COVID era del 51%, tra quelli che ne presentavano almeno uno era del 62%, tra coloro che ne presentavano da uno a quattro del 58%, e in quelli con cinque o più sintomi del 71%. I modelli di analisi aggiustati hanno mostrato che i pazienti con uno o più sintomi di long COVID avevano maggiori probabilità di essere fisicamente inattivi rispetto a quelli senza sintomi persistenti. Alcuni sintomi, come dispnea, affaticamento, insonnia, stress traumatico e dolore muscolare/articolare grave, erano associati a maggiori probabilità di essere fisicamente inattivi. «Quanto abbiamo scoperto può aiutare a identificare precocemente i pazienti che potrebbero beneficiare di ulteriori interventi su misura per combattere l'inattività, con potenziali impatti benefici sulla morbilità e sulla mortalità complessiva, e sui sistemi sanitari in tutto il mondo» concludono gli autori.
Scientific Reports 2022. Doi: 10.1038/s41598-022-26888-3
https://doi.org/10.1038/s41598-022-26888-3