
Passaporto vaccinale per gli spostamenti nelle regioni e progressive riaperture, sono i due punti chiave del decreto legge che il consiglio dei ministri ha approvato. Il decreto parte dal presupposto che tra vaccini ed estate il coronavirus non dovrebbe avanzare, ma intanto prolunga al 31 luglio lo stato di emergenza aperto a gennaio 2020. Dal 26 aprile ci si potrà spostare liberamente tra residenti di zone gialle e tra zone bianche e gialle nelle quali il virus Covid-19 circola meno. Peraltro, dal 1° maggio al 31 luglio scatta automaticamente la zona rossa nelle regioni con incidenze del virus da 250 casi ogni 100 mila abitanti in su, le quali a loro volta potranno proclamare "zone rosso scuro" per incidenze superiori o anche maggior impatto di casi gravi. In tutto questo, dal 26 aprile esordisce il "certificato vaccinale verde" da rilasciare in tre casi: a chi si è vaccinato ad opera dell'hub vaccinale regionale, a chi è guarito dal Covid ad opera dell'ospedale dov'è stato ricoverato o del medico di famiglia se da paziente è stato assistito a casa, e a chi ha fatto il tampone risultando negativo ad opera della struttura pubblica o privata o della farmacia dove ha eseguito l'esame, molecolare od antigenico che fosse. Ma attenzione, chi ha il solo tampone non è come gli altri, deve spostarsi entro 48 ore: mentre se si hanno gli anticorpi la copertura del certificato vale sei mesi dal rilascio, se la presenza degli anticorpi non è attestata la "non contagiosità" vale 2 giorni. Se non si ha il certificato verde, da turisti non ci si può spostare nelle regioni arancioni o rosse né tantomeno ci si può spostare da regioni arancioni o rosse, mentre per motivi di lavoro, salute, urgenze ci si può spostare portando con sé una autocertificazione.
Il
certificato verde, personale (non estensibile ai parenti) è rilasciato su carta o telematico a seconda di come lo chiede il paziente e non vale più se quest'ultimo si positivizza; precedenti certificazioni di guarigione si possono portare dietro al posto del certificato ma valgono sempre 6 mesi dalla data di rilascio. Quando è il medico di famiglia o il pediatra a rilasciare il certificato a seguito di tampone negativo, rende disponibile tale informazione nel fascicolo sanitario elettronico dell'interessato: a breve, un decreto del presidente del consiglio istitutivo della piattaforma nazionale delle certificazioni verdi offrirà ulteriori chiarimenti anche sulla protezione dei dati. Entro giugno i certificati verdi si potranno spendere a parità di condizioni anche per viaggiare da e verso altri stati membri dell'Unione europea. Chi non porta con sé il certificato incorre in sanzioni penali per inosservanza dei provvedimenti dell'autorità (si arriva all'arresto fino a 3 mesi) e anche nella sanzione amministrativa da 400 euro in su istituita dal dl 19/2020; chi lo falsifica incorre nei reati di falso materiale e/o ideologico (articoli 476-489 cp) con sanzioni anche più severe. E veniamo alle riaperture, come si concretizzano.
Dal 26 aprile bar e ristoranti potranno aprire anche a cena fino alle 22 nelle regioni gialle, ma solo all'aperto e massimo 4 persone a tavolo, resta per ora il coprifuoco tra le 22 e le 5 del mattino. Si torna a scuola alle superiori, tra il 60 e il 100% della capienza a seconda delle disponibilità di spazi nelle regioni arancioni e gialle, mentre si resta al 50% in didattica a distanza nelle regioni rosse. Dovrebbero essere privilegiate le classi della maturità. Restano in presenza scuole dell'infanzia, elementari e medie inferiori. Si riparte con le attività sportive all'aperto mentre solo nelle zone gialle aprono teatri e cinema massimo al 50% e previa prenotazione. Dal 1° maggio sono consentiti spostamenti di massimo 4 persone verso le case di amici e parenti sia nelle zone gialle sia nelle zone arancioni entro i confini del comune. Dal 15 maggio riaprono le piscine ed i centri commerciali nelle zone gialle. Dal 1° giugno nelle zone gialle si può andare al bar e al ristorante in luogo chiuso con consumo al tavolo tra le 15 e le 18, e riaprono le palestre. Riaprono gli stadi al 25% della capienza e massimo 1000 spettatori, al chiuso il limite dei palazzetti scende a 500 spettatori. Dal 16 giugno anche in zona arancione si potrà uscire dal comune. Dal 1° luglio nelle sole zone gialle riapriranno centri termali, fiere, congressi, parchi tematici.
Mauro Miserendino