Le autorità sanitarie cinesi hanno segnalato un aumento dei casi di infezioni respiratorie con l’ingresso nella stagione invernale, escludendo tuttavia la presenza di nuovi patogeni. Lo ha reso noto l’Agenzia Xinhua citando funzionari del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (China CDC).
«Tutti i patogeni identificati finora sono noti e comuni», ha dichiarato Wang Dayan, ricercatore del China CDC, precisando che i principali agenti responsabili sono i virus influenzali, i rinovirus e i virus respiratori sinciziali.
Secondo Wang, l’attività influenzale a livello nazionale resta moderata ma in crescita, con un picco atteso tra metà dicembre e inizio gennaio. Le province meridionali registrano un tasso di trasmissione più elevato rispetto a quelle settentrionali, e il sottotipo influenza A (H3N2) rappresenta oltre il 95% dei casi segnalati.
Jiao Zhenquan, funzionario della National Administration of Disease Control and Prevention, ha riferito che il sistema di sorveglianza sulle infezioni respiratorie acute è attivo per monitorare l’andamento dei patogeni e le eventuali mutazioni virali.
Le autorità sanitarie invitano la popolazione a vaccinarsi contro l’influenza e le altre malattie prevenibili, rafforzando le misure di prevenzione. In diverse aree del Paese sono state avviate iniziative di tutela dei gruppi a rischio: a Pechino vengono offerte vaccinazioni antinfluenzali gratuite per anziani e bambini in età scolare, mentre a Tianjin i centri sanitari comunitari hanno avviato ambulatori pilota per le infezioni respiratorie pediatriche, con percorsi integrati di diagnosi, test rapidi, vaccinazione ed educazione sanitaria.