Il 6% degli adulti e il 9% degli over 65 in Italia riferiscono sintomi depressivi e una compromissione significativa del proprio benessere psicologico per oltre metà dei giorni del mese precedente l’intervista. È la fotografia scattata dalle sorveglianze Passi e Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) nel biennio 2023-2024, diffusa in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre.
La prevalenza dei sintomi cresce con l’età, le difficoltà economiche e la presenza di patologie croniche: tra chi ha molte difficoltà a fine mese la quota sale al 18% negli adulti e al 25% negli over 65. Il fenomeno è più diffuso tra le donne, le persone con basso livello di istruzione, chi vive solo e chi presenta più malattie croniche.
Solo due persone su tre tra quelle che riferiscono sintomi depressivi si rivolgono a qualcuno per aiuto, per lo più a medici o operatori sanitari, ma una parte consistente (23% tra gli anziani) non chiede alcun supporto.
Parallelamente, i dati del Centro per le scienze comportamentali e la salute mentale dell’ISS mostrano un aumento della domanda di cura: tra il 2021 e il 2023 sono cresciuti i ricoveri nei reparti psichiatrici ospedalieri (SPDC) e le consulenze psichiatriche nei Pronto soccorso. Allo stesso tempo, si rileva un calo della telemedicina e una riduzione complessiva delle visite psicologiche e psichiatriche, segno di una pressione crescente sui servizi in presenza.
Il monitoraggio, condotto su 19 Dipartimenti di salute mentale, evidenzia anche un lieve calo del numero di psichiatri, assistenti sociali e terapisti della riabilitazione psichiatrica, mentre risultano in aumento psicologi e operatori sociosanitari.
Secondo l’ISS, “i dati mostrano una fotografia complessa ma utile per comprendere le sfide future: cresce la domanda di assistenza ospedaliera e resta critica la dotazione di risorse umane, da rafforzare in linea con gli standard europei”.
In parallelo, prosegue la mappatura nazionale dei centri dedicati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, che conta oggi 225 strutture, di cui 137 pubbliche e 34 private accreditate, con una prevalenza al Nord (83 centri).