La Food and Drug Administration statunitense ha approvato un aggiornamento della posologia per il donanemab, farmaco anti-Alzheimer di Eli Lilly, indicando un avvio più graduale del dosaggio al fine di ridurre i rischi di edema cerebrale (ARIA-E), un effetto collaterale potenzialmente grave.
Il donanemab, approvato lo scorso anno per i pazienti in fase iniziale della malattia, è un anticorpo somministrato mensilmente che agisce rimuovendo le placche di beta amiloide dal cervello. Il farmaco ha mostrato un rallentamento del declino cognitivo del 29% rispetto al placebo, ma presenta una avvertenza di un possibile rischio di gonfiore e sanguinamento cerebrale.
Studi presentati da Lilly indicano che il dosaggio standard causava ARIA-E nel 24% dei pazienti, contro il 14% con una somministrazione del trattamento progressiva. Il nuovo schema prevede di iniziare con una fiala al mese, aumentando fino a quattro fiale entro il quarto mese, contro le due fiale iniziali previste in precedenza. Secondo l’azienda, l’efficacia del farmaco nel ridurre le placche amiloidi resterebbe invariata.
Cristoforo Zervos