È morta al Policlinico Umberto I di Roma una donna di 47 anni dopo aver avuto un malore durante un intervento di liposuzione in uno studio privato. La Procura ha iscritto sul registro degli indagati tre persone, con l'ipotesi di omicidio colposo: il chirurgo, l'anestesista e l'infermiera che l'hanno operata. Posta sotto sequestro la struttura privata, situata nella zona di Torrevecchia, dove è avvenuto l'intervento, perché non aveva l'autorizzazione sanitaria a effettuare interventi chirurgici da 23 anni. Il medico chirurgo specialista in chirurgia plastica e ricostruttiva, titolare dello studio medico, Jose Lizarraga Picciotti, regolarmente iscritto all'albo professionale dell'ordine dei medici in Italia, è cittadino peruviano, ha 65 anni e risulta avere precedenti penali per lesioni dopo essere stato denunciato da alcune pazienti, che si erano sottoposte a interventi chirurgici nel 2006 e nel 2018.
Per Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, “la medicina estetica va messa in sicurezza. Quanto accaduto a Roma segue altri episodi simili negli ultimi mesi. Avevamo già chiesto un intervento di carattere legislativo che limiti l'attività chirurgica-estetica solo a chi ha titoli e competenze". "I cittadini devono sapere che chi ci mette le 'mani addosso' è formato per farlo al meglio - continua Anelli all’Adnkronos Salute - Quindi si devono definire i percorsi formativi che portano a sviluppare le competenze e avere elenchi da custodire negli Ordini sulla base di questi percorsi. Le società scientifiche di riferimento si stanno muovendo e abbiamo avviato degli incontri, noi daremo il nostro contributo". Secondo la ricostruzione, la donna, originaria dell'Ecuador, si è sentita male mentre si stava sottoponendo all’intervento di liposuzione. Il medico, l'anestesista e l'infermiera avrebbero provato prima a praticare le manovre di rianimazione senza chiamare i soccorsi e poi, dopo qualche ora avrebbero contattato un'autombulanza privata con un medico a bordo senza chiamare il 118. La tragedia è avvenuta domenica pomeriggio, dopo le 17 e il decesso in ospedale intorno alle 20. La procura ha iscritto sul registro degli indagati tre persone, con l'ipotesi di omicidio colposo: il chirurgo, l'anestesista e l'infermiera. Da quanto si apprende, la donna è arrivata al Policlinico Umberto I sabato 7 giugno alle 20:32 in arresto cardiocircolatorio e già intubata.
Intervenuto sull’accaduto anche Maurizio Ressa, presidente della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica (Sicpre) e direttore della Struttura complessa di Chirurgia plastica dell'Irccs 'Giovanni Paolo II' Istituto tumori di Bari. "La chirurgia estetica è una delle due 'facce' della chirurgia plastica. Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, infatti. La nostra specialità è sicura quanto lo sono le altre, a patto però, esattamente come per le altre, che venga eseguita da persone competenti, in strutture adeguate e con metodiche corrette. Purtroppo, è radicata la tendenza a minimizzare queste procedure. Ritocchini, come si dice spesso. Raccomando invece sempre di ricordare che si tratta di interventi chirurgici e che, come tali, vanno affrontati, con la massima serietà", spiega all’Adnkronos Salute. "Da anni - sottolinea - cerchiamo di aumentare la consapevolezza e l'informazione dei pazienti, ma anche le istituzioni devono fare la loro parte. Gli ultimi eventi drammatici impongono una riflessione sulla sicurezza in chirurgia estetica, un tema sul quale la Sicpre è da tempo al lavoro con le istituzioni. Per ogni intervento di chirurgia estetica vogliamo arrivare a indicare il chi, dove e come, cioè quali professionisti possono effettuare i diversi interventi, in quali strutture possono essere eseguiti e secondo quali atti e procedure. Per questo abbiamo dato il via a due tavoli tecnici a cui partecipano la Federazione nazionale dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), la Federazione italiana delle società medico scientifiche (Fism), il sottosegretario alla Salute, onorevole Marcello Gemmato, e l'Istituto superiore per la sanità (Iss)".