Due episodi di violenza hanno scosso il pronto soccorso dell’ospedale Careggi di Firenze, con dieci persone ferite, tra cui sette guardie giurate, due infermieri e un paziente. Gli episodi, confermati dal sindacato Nursind, hanno visto protagonisti due pazienti: il primo ha aggredito un altro degente in attesa, mentre il secondo, un cittadino cinese in stato di alterazione, ha sfondato una porta a vetri e colpito operatori sanitari e vigilanti prima di essere fermato dai carabinieri.
L’Ordine dei Medici di Firenze parla di "attacco intollerabile” e condanna fermamente l’accaduto. Il presidente Pietro Dattolo chiede interventi strutturali per garantire la sicurezza degli operatori, come protocolli d’intesa tra Asl e forze dell’ordine per interventi immediati e certezza della pena per gli aggressori. "Serve un’azione culturale per ricostruire la fiducia tra pazienti e personale sanitario", aggiunge.
Anche la Fp Cgil interviene con durezza: "Le aggressioni al personale sanitario sono ormai un fenomeno costante. Abbiamo presentato un piano per la sicurezza, ma dalle Aziende sanitarie ancora nessuna risposta". Il sindacato sottolinea l’urgenza di investimenti concreti per prevenire la violenza negli ospedali, ribadendo che "la sicurezza non può essere considerata un costo".
L’ennesimo episodio di violenza negli ospedali riaccende il dibattito sulla sicurezza dei lavoratori della sanità, con la richiesta di misure immediate per tutelare medici, infermieri e personale di vigilanza.