Diecimila ricette colorate con un QR code che rimanda a una lettera aperta ai cittadini. È la protesta avviata dai medici di medicina generale della Fimmg Roma contro la gestione della sanità regionale e nazionale.
“La situazione della sanità pubblica è insostenibile, il diritto alla salute sembra un privilegio per pochi”, si legge nel documento, che elenca le criticità quotidiane di pazienti e medici: liste d’attesa, burocrazia e fondi pubblici dirottati verso il privato.
I medici contestano la riduzione della validità delle ricette specialistiche a sei mesi, il caos organizzativo sui nomenclatori delle prestazioni, la distribuzione insufficiente dei vaccini e gli attacchi alla categoria su presunti sprechi.
Tra le proposte avanzate alla Regione, e finora ignorate, l’esecuzione di esami di primo livello negli studi dei medici di famiglia, maggiore lavoro in team con unità di cure primarie, snellimento delle procedure burocratiche e un piano vaccinale più efficiente.
“Non è il momento di restare in silenzio – conclude la lettera – Vogliamo un servizio sanitario pubblico che metta al centro le persone, non le logiche di bilancio.”