Con la stagione invernale dei virus respiratori che si avvicina al clou, sia negli ospedali degli Stati Uniti sia in quelli della Gran Bretagna, tornano le mascherine. Almeno in 8 Stati Usa sono state date indicazioni di questo tipo. Si teme infatti l'impatto dell'azione contemporanea di 4 patogeni che stanno circolando intensamente e sono in aumento: influenza, Covid, virus respiratorio sinciziale Rsv e norovirus. Un mix di infezioni - che hanno raggiunto finora circa 15 mln di casi e 30mila morti nell'inverno in corso - battezzato 'quad-demic' (in italiano potrebbe tradursi 'quadridemia'). Questa settimana sono state la rete di strutture della Duke Health nel North Carolina e il Mass General Brigham nel Massachusetts ad aggiornare le loro linee guida sull'uso delle mascherine e sulle visite, secondo quanto si riporta sul 'Daily Mail' in un focus che ha passato in rassegna la risposta messa in campo da diverse realtà ospedaliere e sanitarie degli States. Anche in Wisconsin, California, Illinois, Indiana, New Jersey e New York, ci sono diversi contesti sanitari in cui è stato imposto o consigliato vivamente di indossare la mascherina al chiuso.
Negli Uk a fine dicembre si era alzato il livello di allerta, dopo che il servizio sanitario nazionale inglese (Nhs England) aveva segnalato casi di influenza "quadruplicati" in ospedale nell'arco di un mese, secondo quanto riportano i media locali. E alcune strutture alle prese con un alto afflusso di pazienti e reparti sovraffollati hanno reintrodotto l'uso delle mascherine, invitando pazienti, personale e visitatori a indossare quelle chirurgiche. Regole in certi casi accompagnate anche da un giro di vite sulle visite ai ricoverati.
"Il personale in prima linea dell'Nhs è sottoposto a una pressione notevole e la domanda non accenna a diminuire", ha evidenziato Stephen Powis, direttore medico nazionale di Nhs England, come si legge in un focus sulla 'Bbc' online.
L'esperto ha confermato che i casi di influenza sono "saliti alle stelle", superando quota 5.000 negli ospedali dell'area, e che diverse aziende sanitarie di tutto il Paese stanno dichiarando il 'critical incident', una procedura che si attiva in situazioni di difficoltà, per aiutarsi a gestire l'ulteriore pressione attesa.
Un portavoce del Southmead Hospital, nord Bristol, ha spiegato che è stato riscontrato un "forte aumento" di influenza e malattie respiratorie in particolare dall'inizio dell'anno. E per limitare la diffusione dei casi, i responsabili sanitari hanno esortato le persone che lavorano o fanno visita nella 'zona di emergenza' a indossare le mascherine fornite in loco. Questa zona comprende dal pronto soccorso al dipartimento di medicina d'urgenza, alle unità per pazienti acuti e in condizioni di fragilità elevata. I responsabili dell'ospedale hanno affermato che le misure rimarranno in vigore solo "finché saranno strettamente necessarie". È stato anche chiesto alle persone con sintomi respiratori come tosse e raffreddore di evitare di far visita a familiari e amici in ospedale.
A questo quadro si aggiunge anche il recente alert arrivato dalla Cina su un'attività particolarmente intensa del metapneumovirus umano (Hmpv), che ha conseguentemente alzato il livello di attenzione un po' ovunque nel mondo. L'agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa) sta monitorando pure questo virus, come si fa regolarmente. "I nostri dati - ha spiegato l'ente via social - mostrano che attualmente" il virus in questione "sta seguendo il suo solito andamento stagionale nel Regno Unito", cioè le positività sono in leggero aumento (soprattutto fra gli under 5) e, come per ogni infezione respiratoria, in presenza di sintomi l'uso della mascherina e limitare i contatti con gli altri sono una forma di prevenzione e protezione, ricordano gli esperti.