Tra le misure presenti nel disegno di legge per la Manovra è previsto (art. 54) che dal 2025 tutte le ricette mediche siano esclusivamente in formato digitale, le tradizionali ricette cartacee, rosse e bianche, diventeranno un’eccezione utilizzate solo per alcuni farmaci. Obiettivo principale della misura è da una parte rendere strutturale la ricetta dem senza bisogno di nuove proroghe (l'ultima scade proprio nel 2024) e dall’altra migliorare il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva con la completa alimentazione del Fascicolo Sanitario Elettronico. Ma, come riferisce Farmacista33, ci sono preoccupazioni riguardo ai possibili disagi per le persone anziane o per chi ha difficoltà con la digitalizzazione e per la gestione nei casi in cui, come sta accadendo in questo periodo, la piattaforma di gestione della Sogei presenta malfunzionamenti o blocchi.
Sulle difficoltà per i più anziani la Fimmg spiega che già per loro si stampano le ricette quando si presentano in studio: “Continueremo a farlo se necessario. E quello che chiediamo è che anche tutti gli altri medici specialisti, compresi i dentisti, facciano le ricette digitali e non ci obblighino a noi a fare i tipografi contoterzisti facendo materialmente le prescrizioni al loro posto”.
Ma per il sindacato Spi Cgil che rappresenta i pensionati, “la norma non prevede misure di accompagnamento come l'apertura di sportelli di aiuto o servizi per aiutare i più anziani o chi ha difficoltà con la digitalizzazione. Si rischia così di introdurre un fattore di esclusione sociale”.
Nelle ultime settimane, alcune regioni, tra cui Toscana, Marche e Veneto, hanno segnalato blocchi nel sistema di prescrizione elettronica nei sistemi informatici nazionali Sogei. In Umbria, i medici di medicina generale, pediatri e specialisti ospedalieri da settimane ricorrono alle tradizionali ricette "rosse" per prescrivere farmaci e accertamenti sanitari. Il risultato è che i pazienti sono costretti ad andare fisicamente negli ambulatori per ritirare le ricette, che non possono essere inviate in forma telematica e che non sono valide fuori regione. Inoltre, il ricorso ai ricettari cartacei sta creando un problema di risorse visto che sono prodotti dai Poligrafici e Zecca dello Stato, hanno costi elevati e sono di difficile reperibilità.
"I problemi si stanno verificando sia in Regioni dotate di un sistema Sar, che si interfaccia con i sistemi informatici regionali, sia quelle con sistema Sac, che parla direttamente con Sogei. L'idea di dematerializzare tutte le ricette, come previsto dalla manovra, è quanto meno prematura e potrebbe bloccare l'attività dei medici e impedire l'accesso dei pazienti a farmaci e prestazioni importanti – sottolinea Scotti in un commento all’Ansa. - Come dimostrano le difficoltà che stiamo riscontrando in questi giorni, qualcuno sta vendendo come soluzioni ai problemi attuali le potenzialità digitali e informatiche che ci potrebbero essere in futuro”.
Scotti condivide l’obiettivo della norma ma “alla luce dei problemi delle ultime settimane, abbiamo il timore che non tenga conto dell'effettiva capacità del sistema di rispondere al fabbisogno. Non si può fare la norma prima dello strumento".