Il Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) esprime "sdegno e profonda preoccupazione" per gli episodi di violenza che nei giorni scorsi hanno visto vittime i medici e il personale sanitario del Policlinico Riuniti di Foggia. "Questi atti, purtroppo non isolati, dimostrano come la situazione sia ormai fuori controllo - riporta una nota - e come l'inerzia istituzionale stia esponendo chi opera nel settore sanitario a rischi inaccettabili".
"La nostra solidarietà va ovviamente a tutti i colleghi coinvolti - afferma Angelo Testa, presidente nazionale Snami - ma dobbiamo dirlo con chiarezza: della solidarietà non ce ne facciamo nulla se non vengono prese misure forti e immediate per contrastare questo clima di pericolo e aggressioni. Non possiamo più tollerare che chi svolge il proprio dovere sia minacciato, aggredito o, peggio ancora, che la sua vita possa essere messa in pericolo".
"Scenderemo in piazza a Foggia per tutelare i nostri colleghi - aggiunge Carmine Lauriola, presidente Snami Foggia, e per dimostrare compattezza ed unione di tutto il mondo medico. Chiediamo che vengano introdotte misure di protezione concrete e severe più drastiche per tutelare i medici e il personale sanitario. È necessario che la politica sia più presente e che ci sia un'azione concreta di contrasto serrata contro questi atti di violenza". "Urgono interventi legislativi che puniscano in maniera esemplare chi si rende responsabile di queste aggressioni. Non possiamo più accontentarci di misure simboliche o promesse che non trovano mai applicazione pratica. Ci vuole il pugno duro: non è solo una questione di tutela dei diritti dei lavoratori, ma della sicurezza e della dignità di tutto il servizio sanitario", conclude.